Caro orso Gentile, va' in letargo

Caro orso Gentile, va' in letargo
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(1 mar) Rompere le regole, invertire i ruoli, superare i tabù e abbandonare la quotidianità per travestirsi con i panni di chi solitamente non si è. Il Carnevale è tutto questo, è la festa più colorata e goliardica dell’anno la cui allegria sta contagiando i paesi del Biellese e da sabato scorso anche la città di Biella, finita per una decina di giorni nelle mani del Gipin e della Catlin-a, le maschere della città.
Le maschere. Alla consegna delle chiavi da parte del sindaco Dino Gentile travestito da “Orso Gentile”, avvenuta sabato in municipio, erano presenti quasi tutte le maschere del Biellese e tante provenienti dal Torinese, dalla Valsesia e da Vercelli.
Gentile ha esordito con un affettuoso saluto a Ermanno Caneparo, alias il Gipin: «Purtroppo è stato ricoverato alcune settimane fa in ospedale e non si è ancora rimesso del tutto ma oggi (sabato, ndr) andremo a fargli una sorpresa in ospedale portando un po’ di allegria tra le corsie».

Rompere le regole, invertire i ruoli, superare i tabù e abbandonare la quotidianità per travestirsi con i panni di chi solitamente non si è. Il Carnevale è tutto questo, è la festa più colorata e goliardica dell’anno la cui allegria sta contagiando i paesi del Biellese e da sabato scorso anche la città di Biella, finita per una decina di giorni nelle mani del Gipin e della Catlin-a, le maschere della città.

Le maschere. Alla consegna delle chiavi da parte del sindaco Dino Gentile travestito da “Orso Gentile”, avvenuta sabato in municipio, erano presenti quasi tutte le maschere del Biellese e tante provenienti dal Torinese, dalla Valsesia e da Vercelli.
Gentile ha esordito con un affettuoso saluto a Ermanno Caneparo, alias il Gipin: «Purtroppo è stato ricoverato alcune settimane fa in ospedale e non si è ancora rimesso del tutto ma oggi (sabato, ndr) andremo a fargli una sorpresa in ospedale portando un po’ di allegria tra le corsie».

Il Gipin. Dopo il saluto del presidente provinciale Roberto Simonetti, il quale ha svelato l’amicizia nata venerdì sera con il Cucu di Chiavazza, la parola è poi passata al Gipin, impersonato quest’anno da Carlo Serra (l’attore che recita la parte del Gipin al processo al Babi; nella foto con Ermanno Caneparo e la Catlin-a, Mina Colaianni) che, portando gli auguri di “Bun Carvé a tucc” da parte di Caneparo, non ha risparmiato i presenti dalla solita satira pungente in dialetto biellese: «Caro Orso Gentile, nel pensare a cosa hai fatto di buono nell’anno passato non mi viene in mente nulla...».

La cestovia. «Oggi sono venuto in città a piedi, partendo dalla mia malga ho raggiunto la cestovia del Camino per scendere come faccio da quarant’anni, e ho trovato un cartello con la scritta: “Attenzione! Rischio di fermo impianto”. Così ho deciso di procedere a piedi ma ju mandati tanti benedisiun! Ti e tucc ai tò urset jei d’arpusé, ora alla città ci penso io».

I commercianti. «Andate pure in ferie tu e i tuoi consiglieri e non fatevi sorprendere in via Italia dai commercianti perché potrebbero essere guai e qualcuno potrebbe finire all’ospedale... quello di Novara! Fa’ che ’ndè an letargo Orso Gentile e teniamoci in contatto con Internet o con una webcam, come quelle che hai messo a Biella. L’Internet point del mio alpeggio non funziona: nelle valli biellesi non arrivano l’Adsl e il digitale terrestre e nemmeno Baccini a cantare, però la tassa sui rifiuti giunge sempre puntuale!».

I colori. «In questa città colorata dove i lampioni e la funicolare sono multicolori e dove anche i parcheggi sono tutti blu, facciamo in modo che il Carnevale non finisca mai!». Il Carnevale è iniziato, con la festa dei bambini e con la sfilata in via Italia; finirà l’8 marzo al Teatro Sociale con il processo al Babi.
Francesca Fossati

1 marzo 2011

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