Giovani a rischio: troppo alcol, poco sport

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(25 nov) Uno spaccato completo e molto esaustivo su abitudini, stili di vita, scuola, rapporti con la famiglia e prospettive future. Lo fornisce lo studio (finanziato dalla Fondazione Crb e in parte dalla Provincia) “Uscire dal cerchio” di Bruno Guglielminotti e Gabriele Biscaro, presentato mercoledì mattina in sala Becchia.
Lo studio (1.660 questionari somministrati ai giovani di seconda, terza, quarta e quinta superiore) pone in evidenza alcune criticità forti. Come ad esempio la poca propensione per lo sport. Uno spaccato completo e molto esaustivo su abitudini, stili di vita, scuola, rapporti con la famiglia e prospettive future. Lo fornisce lo studio (finanziato dalla Fondazione Crb e in parte dalla Provincia) “Uscire dal cerchio” di Bruno Guglielminotti e Gabriele Biscaro, presentato mercoledì mattina in sala Becchia.
Lo studio (1.660 questionari somministrati ai giovani di seconda, terza, quarta e quinta superiore) pone in evidenza alcune criticità forti. Come ad esempio la poca propensione per lo sport. «Solo il 60,8% - ha sottolineato Guglielminotti - ne pratica almeno uno, mentre il 32,6% ha dichiarato di aver smesso. Una percentuale altissima, vista la fascia d’età». C’è poi il rapporto con i genitori. «Il 21,4% degli adolescenti - ha aggiunto Guglielminotti - dice che i genitori credono di conoscerli ma non sanno come sono realmente, mentre il 20,7% ha detto che sono troppo apprensivi e per il 18,5% il loro modo di pensare è troppo antiquato».
I due sociologi curatori dello studio parlano poi del rapporto tra giovani e alcol. «Impressiona - spiega Guglielminotti - che il 34,1% dei giovani inizi ad assumere superalcolici già all’età di 15 anni, dato che risulta praticamente identico sia tra i maschi sia tra le femmine».
C’è poi l’ambiente in cui vivono gli adolescenti, e le difficoltà riscontrate. Il 24,2% dei giovani spiega che la sua famiglia ha subito furti o rapine nel luogo in cui abita, l’8,9% ha subito direttamente furti o rapine, il 4,7% ha subito aggressioni nel luogo in cui abita. Nel complesso, però, il 71% per cento dei ragazzi si dice soddisfatto del Comune in cui vive. Altro dato interessante è quello legato all’ambiente. Alla domanda “se nel tuo Comune decidessero di costruire un impianto per lo smaltimento dei rifiuti, quale preferiresti?” il 44,4% ha risposto un termovalorizzatore, il 5,5 un inceneritore, il 3,6 una discarica, il 22,7 non si esprime e il 23,8 si dice disinteressato, basta che l’impianto non sia costruito nel suo comune.
E il rapporto tra giovani e politica? Al 17,2% piacerebbe impegnarsi attivamente in un partito, il 22,4 si dice incerto, il 31,8 dice no perché non ritiene di esserne in grado, il 22 risponde no perché non ha fiducia delle forze politiche, al 6,3% non interessa. Il 43,8% dei maschi dice di essere di destra, così come il 29,3% delle femmine, mentre la percentuale scende al 15,4% dei maschi che scelgono la sinistra e al 10,4 per le femmine. Gli incerti o quelli che non hanno idee politiche sono rispettivamente il 32,6% dei maschi e il 53% delle femmine.

25 novembre 2010

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