Il risultato non è la cosa più importante, ma quando arriva chiunque proverebbe grande soddisfazione. E per Francesco Maiorano, 34 anni, di Ronco Biellese, è stato proprio così.
Fresco degli Special Olympics invernali, svoltisi nella località statunitense di Boise, nell’Idaho, dal 7 al 13 febbraio scorsi, Francesco si presenta con al collo le due medaglie vinte ai giochi. «Un argento e un bronzo», fa notare con fierezza e simpatia. Le medaglie sono frutto del secondo posto conseguito nei 100 metri dello sci di fondo e del terzo nei 50 metri. Un risultato ottenuto con tanti anni di allenamento, svoltosi in particolare sulle piste del Bocchetto Sessera. Ha iniziato a praticare lo sci di fondo a vent’anni. Non tutti i ragazzi che presentano un deficit mentale riescono a fare fondo, è necessario un certo equilibrio, cosa che a Francesco però non manca. È quindi partito lo scorso 4 febbraio per gli Stati Uniti per partecipare all’importante evento, al quale erano presenti tremila atleti di tutto il mondo, di cui 42 italiani. Tra di loro, 4 erano biellesi, facenti parte della società sportiva Asad di Biella, alla quale sono attualmente iscritti 130 ragazzi. Degna di nota è stata la presenza, alla premiazione, del vice presidente degli Stati Uniti, Joseph Biden.
«Ma non fa soltanto sci di fondo - spiega la mamma, Rosina -. Francesco ha tutte le giornate impegnate. Si allena allo stadio per i 50 metri di atletica e fa anche gare di nuoto. Gli piace pure andare a cavallo, tanto che a giugno parteciperà agli Interregionali di equitazione, a Mottalciata, legati sempre agli Special Olympics.
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«Le gare gli danno anche occasione di viaggiare; è stato in tanti posti - continua la signora -. La località che ama di più, però, è Lourdes, dove gli abbiamo promesso che torneremo. A novembre invece, insieme al gruppo degli scout “La carrozza bianca”, andremo in crociera nel Mediterraneo».
«Quando non si allena - rivela in seguito il papà Mauro - va alla Domus a Sagliano dove, insieme con gli altri ragazzi, effettua attività di laboratorio: per esempio, si occupa della cura di una serra, aperta da poco. Altrimenti accompagna gli operatori a fare le commissioni. Si trova bene lì, è un bell’ambiente, sembra di stare in una famiglia, ed è molto affezionato al personale. Anche noi genitori siamo contenti di quello che fanno sia alla Domus sia all’Asad. Ci aiutano davvero tanto».
Quando è a casa, invece, Francesco ascolta musica. Il suo genere preferito sono i canti popolari. Gli piacciono anche Renato Zero, Little Tony, che l’anno scorso ha avuto occasione di incontrare, e Fiorella Mannoia, della quale è stato ad un concerto insieme con la sorella Danila, che oggi ha 40 anni.
«Le difficoltà per Francesco, e per molti ragazzi che si trovano nella sua condizione, consistono soprattutto nel trovare lavoro - aggiunge sconsolato papà Mauro -. Ma quello che viene a mancare maggiormente è una più concreta attenzione da parte dello Stato: a mio parere dovrebbe fornire più risorse per sostenere economicamente le società locali che seguono questi ragazzi».
Nicola Muzio
19 febbraio 2009
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