Filarmonica verso l’ultimo concerto

Filarmonica verso l’ultimo concerto
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BIELLA - Da un lato, forse, non si aspettava tutti gli attestati di stima e di solidarietà ricevuti in queste ultime settimane; dall’altro, molto probabilmente, non pensava di meritarsi tanta indifferenza da parte di chi, in passato, era stato suo allievo o, comunque, gli aveva in più occasioni tributato ossequi e apprezzamenti.

Sta di fatto che quello del prossimo 18 ottobre, nella Basilica di San Sebastiano (ore 17, ingresso libero), potrebbe davvero essere l’ultimo concerto di Emilio Straudi e della sua “creatura”, l’Orchestra Filarmonica Biellese.

BIELLA - Da un lato, forse, non si aspettava tutti gli attestati di stima e di solidarietà ricevuti in queste ultime settimane; dall’altro, molto probabilmente, non pensava di meritarsi tanta indifferenza da parte di chi, in passato, era stato suo allievo o, comunque, gli aveva in più occasioni tributato ossequi e apprezzamenti.

Sta di fatto che quello del prossimo 18 ottobre, nella Basilica di San Sebastiano (ore 17, ingresso libero), potrebbe davvero essere l’ultimo concerto di Emilio Straudi e della sua “creatura”, l’Orchestra Filarmonica Biellese.

«Purtroppo siamo senza soldi», è il laconico commento del maestro, classe 1930, fondatore dell’orchestra 44 anni fa. «Abbiamo un pregresso di 794 euro ancora da pagare - dice - tra affitto, acqua e luce, e negli ultimi tempi ho già anche anticipato più volte di tasca mia... Se a questo si aggiunge che il locale in cui facciamo le prove è una cantina della scuola Pietro Micca (per la quale paghiamo al Comune un affitto annuo di 500 euro), dove ogni volta che piove ci ritroviamo allagati e i muri si stanno scrostando a causa dell’umidità...».

Il silenzio delle istituzioni. E’ così che Emilio Straudi ha deciso di far sentire la propria voce. «Per far presente questa situazione - racconta - sono sei mesi che chiedo di essere ricevuto dal sindaco Marco Cavicchioli, ma non ho mai avuto riscontri. Allora ho pensato di rivolgermi all’assessore alla Cultura, Teresa Barresi, che, tra l’altro, in passato, era stata mia allieva: ci siamo incontrati, abbiamo parlato, si è fotocopiata tutta la documentazione e poi... più niente!». Nemmeno sul versante della Fondazione Crb le cose vanno meglio: «Quest’anno non ci è stato concesso alcun contributo», afferma il maestro. E pure in questo caso il presidente, Franco Ferraris, è stato anch’egli, anni fa, allievo di Straudi...

«Solo ora che sulla vicenda si è alzato un polverone, il sindaco ha dichiarato che il Comune potrebbe aiutarci utilizzando i fondi a disposizione dell’ufficio di Gabinetto. Tuttavia - spiega il direttore della Filarmonica - per ragioni legate al bilancio, bisognerà attendere la fine dell’anno per sapere se ciò sarà possibile».

«Sono 44 anni che ho fondato quest’orchestra che a tutt’oggi dirigo; per molto tempo ho diretto anche la Banda Verdi cittadina... Devo ancora dirigere il traffico per strada e poi ho diretto tutto...», si sfoga, precisando che «i miei musicisti, una trentina in totale e tutti molto bravi, ogni volta, per poter suonare, percorrono anche decine e decine di chilometri (c’è chi viene da fuori provincia) senza percepire alcunché se non un limitatissimo rimborso spese.

«Non mi aspettavo tanto clamore e neppure tanta solidarietà da parte di chi, come il Biella Jazz Club e l’associazione musicale Euphoria di Trivero, si è detto disposto a concederci la propria sede per fare le prove. Io, però, ringrazio e vado avanti per la mia strada: vedremo cosa succederà da qui alla fine dell’anno».

Nel frattempo i musicisti si stanno preparando in vista di quello che potrebbe essere l’ultimo concerto, il concerto d’addio. «Domenica 18 ottobre suoneremo nella Basilica di San Sebastiano - dice Straudi - a partire dalle 17, per permettere anche a chi non esce la sera di gustarsi un momento culturale».

Il pomeriggio musicale (per il programma completo vedere altro servizio in pagina) si aprirà con l’esecuzione di una “Salve Regina” per soprano e archi composta dallo stesso Straudi; quindi verranno proposti due tempi (“Minuetto” e “Finale”) della Sinfonia n. 36 di Mozart; il “Concerto” per arpa e orchestra di Handel (con l’arpista Elena Straudi, figlia del direttore d’orchestra); la suite tratta dal balletto “Coppelia” di Delibes; e la “Danza ungherese” n. 5 di Brahms.

Lara Bertolazzi

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