Federalismo, ai Comuni beni per 1,7 milioni

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(29 lug) Ammontano a poco meno di due milioni di euro i beni demaniali che secondo la nuova forma di federalismo potranno essere trasferiti agli enti locali che ne faranno richiesta. L’elenco ufficiale è stato pubblicato proprio in questi giorni dall’agenzia del demanio ed è quello definitivo dei beni che potranno diventare di proprietà delle amministrazioni locali. Ammontano a poco meno di due milioni di euro i beni demaniali che secondo la nuova forma di federalismo potranno essere trasferiti agli enti locali che ne faranno richiesta. L’elenco ufficiale è stato pubblicato proprio in questi giorni dall’agenzia del demanio ed è quello definitivo dei beni che potranno diventare di proprietà delle amministrazioni locali. «E’ una grande opportunità per i Comuni che la vorranno cogliere - dice Roberto Simonetti, deputato e presidente della Provincia -. Tutti i beni e i terreni potranno diventare di proprietà dei Comuni che sono interessati. Questi potranno recuperli e alienarli a loro volta. Se non dovessero farlo, in seconda battuta potrebbe intervenire direttamente la Provincia».
Tra i beni di proprietà del demanio ce ne sono alcuni di grande interesse. Per quanto riguarda Biella, ad esempio, il Comune potrà diventare proprietario dello stabile dell’ex carcere del Piazzo che attualmente ospita l’ostello della gioventù. Ci sono poi alloggi in regione Casale per 143 mila euro e un fabbricato, sempre nella zona, per 40 mila euro e un terreno da 30 mila euro a Chiavazza, in va Coppa. Anche Cossato beneficerà del federalismo demaniale, diventando proprietario, se ne farà richiesta, di un fabbricato in via Mercato 30, del valore di 80 mila euro. Candelo potrà invece contare su una serie di terreni in località Sangarda per circa 35 mila euro, altri terreni per 18 mila e di un fabbricato in via Castellengo da 16 mila euro. Brusnengo potrà contare
sulla disponibilità di uno stabile militare in Baraggia, lungo la strada di Rovasenda, del valore di 444 mila euro, oltre che un terreno, sempre in zona, del valore di 18 mila euro. Valle Mosso, invece, potrà diventare proprietario dell’ex casa del Fascio, in via Bacconengo 36, che è stimato dall’agenzia del Demanio 265 mila euro. Castelletto Cervo, invece, avrà disponibilità di terreni lasciati in eredità da Pierina Capuro, per un valore di 205 mila euro. Al Comune di Strona verrà invece girato un fabbricato del valore di 87 mila euro. Risorse anche per Coggiola che disporrà del cavo abbandonato del rio Camera, che viene valutato circa 10 mila euro, Portula, invece, avrà un fabbricato da 30 mila euro in località Pianella e un terreno il località Brovarone valutato 8 mila. Tollegno “erediterà” l’ex ponte ferroviario che ha un valore di circa 10 mila euro.
Insomma, il federalismo demaniale andrà a restituire agli enti locali terreni e stabili che potranno essere riqualificati. L’eventuale loro vendita dovrà essere obbligatoriamente utilizzata per ridurre il debito pubblico.
Dall’elenco iniziale sono scomparsi la caserma dei Vigili del fuoco a Biella (10 milioni di euro), la casa degli impiegati di via Pietro Micca (1,1 milioni) e uno stabile in piazza Cossato a Biella (90 mila euro).

29 luglio 2010

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