Esposto per la sede Seab

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(4 lug) «Se c’è qualcuno che nutre dei dubbi sulla regolarità del bando sulla sede Seab vada in via Repubblica e dica quello che sa». Ad invitare le forze politiche a farsi avanti dopo i fiumi di inchiostro inerenti alla nuova locazione della società che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti era stato Silvio Belletti durante l’assemblea di martedì scorso a Città Studi. Detto fatto. Ieri mattina il capogruppo della Sinistra in Comune, Roberto Pietrobon, in una conferenza stampa ha comunicato di aver depositato in procura un esposto su tutta l’operazione.
TUTTI I PARTICOLARI SU ECO DI BIELLA IN EDICOLA OGGI (4 lug) «Se c’è qualcuno che nutre dei dubbi sulla regolarità del bando sulla sede Seab vada in via Repubblica e dica quello che sa». Ad invitare le forze politiche a farsi avanti dopo i fiumi di inchiostro inerenti alla nuova locazione della società che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti era stato Silvio Belletti durante l’assemblea di martedì scorso a Città Studi. Detto fatto. Ieri mattina il capogruppo della Sinistra in Comune, Roberto Pietrobon, in una conferenza stampa ha comunicato di aver depositato in procura un esposto su tutta l’operazione.
Voce rotta dall’emozione, parole scritte e pesate dieci volte prima di pronunciarle, Pietrobon ha illustrato i cardini su cui si basa l’esposto, rendendo poi pubblico che un’operazione simile era stata portata avanti già nei giorni scorsi dal Partito Democratico in gran segreto. Pietrobon ha spiegato: «Mercoledì ho scoperto chi era la società vincitrice dell’avviso pubblico della sede Seab, la Emmegibi srl. Ho quindi fatto una cosa che immagino molti abbiamo già fatto, ho inserito su Google il nome della società e la parola Fava. Il primo link utile è stato quello di un atto notarile nel quale si può leggere l’atto di compravendita del 20 dicembre 2006 a firma del notaio Enrico Chiodi Daelli, nel quale la società “Emmegibi srl” avrebbe ceduto alla società Fondo “Investietico - Fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso” fabbricato sito in Torino alla via Magenta e alla via Massena per la somma di 10.400.000 euro e che nel predetto atto si precisa la provenienza del predetto immobile è da riferirsi a “Immobiliare Tiziana di Fava Giorgio & c. snc” che, se non sbaglio, è di proprietà dell’assessore provinciale al Bilancio Pier Giorgio Fava Camillo». L’immobile era già assurto agli onori della cronaca negli anni 2000 per una operazione immobiliare contestatissima.

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