E' mancato don Piero Gibello

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(25 lug) E' mancato questa mattina, all'età di 84 anni, Don Piero Gibello, lo storico parroco del Villaggio La Marmora. Era stato colpito da un'inctus una decina di giorni fa.
Riproponiamo una sua intervista rilasciata lo scorso anno a "Eco" in cui si raccontava e raccontava il suo impegno per il quartiere.
E' mancato questa mattina, all'età di 84 anni, Don Piero Gibello, lo storico parroco del Villaggio La Marmora. Era stato colpito da un'inctus una decina di giorni fa.
Riproponiamo una sua intervista rilasciata lo scorso anno a "Eco" in cui si raccontava e raccontava il suo impegno per il quartiere.
Dietro la sua scrivania ci sono le foto del Villaggio com'era cinquant'anni fa (1500 abitanti e tanti prati, oggi 4600 abitanti e addio prati) e quella di Callabiana, suo paese d'origine (350 abitanti quando, a dieci anni, decise di farsi prete, 153 oggi). «Hanno lasciato la scuola, lavoro non ne trovano, sognano tutti di diventare campioni come Bottone. Ma è la scuola che serve, non bastano le braccia». I ragazzi, la scuola, il lavoro. Sono sempre stati questi i crucci del parroco-sindaco del Villaggio. Quando cinquant'anni fa accettò di diventare primo parroco del nuovo quartiere, la missione sembrava semplice. C'erano le vecchie case popolari costruite nel 1922 per i mutilati e le prime case Fanfani, assegnate nel 1954 alle famiglie di operai. Gente che lavorava da Rivetti, Poma. C'era soprattutto don Antonio Ferraris che curava la costruzione della nuova chiesa. «Dissi al vescovo che accettavo, ma solo se restava al mio fianco don Ferraris» ha ricordato don Gibello. «Non hai paura che ti faccia ombra?», gli chiese il vescovo. «Neanche un po'» rispose il neoparroco che si tenne stretto il maestro.La casa di tutti. La chiesa nel 1960 non era finita e fu consacrata solo sei anni dopo. L'esplosione demografica del Villaggio Lamarmora avvenne subito dopo, fra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli Ottanta.

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