Dj Fa: «Il rock dai Cammelli alla Trappa»

The Clash, Sex Pistols, Bowie e Guns , ’N Roses: sabato sera “forte” con le glorie anni ‘80.

L'intervista

Si chiama “Rock the Trappa” e a qualcuno, probabilmente, ricorda il famoso “Rock the Casbah”, singolo pubblicato dai The Clash nel 1982. Ebbene, quel qualcuno ha fiuto, perché all’evento in programma alla Trappa di Sordevolo, sabato - 10 agosto - alle ore 21, ci sarà anche la musica dei The Clash. Non potrebbe essere altrimenti, perché in “cabina” ci sarà Dj Fa, nome d’arte di Fabio Collino, che gli amanti del rock and roll e i frequentatori del “Crazy Mama” prima e “I Cammelli” poi, in quel di Candelo, ben ricorderanno e, in questi anni, hanno anche avuto modo di veder tornare all’opera, in più occasioni.

Da quattro annate a questa parte, Dj Fa è ospite della Trappa: «Tutto è nato nel 2019 da un’idea nata con Paolo Galuppi, amico attivo nell’ambito dell’organizzazione degli eventi della Trappa, e il coordinatore Giuseppe Pidello. Ci siamo detti: “Proponiamo un dj set con musica rock che si rifà alle mode e alle espressioni musicali degli anni ‘80”. Cose che facevamo ai tempi del “Crazy Mama” e de “I Cammelli”, locale di cui io sono stato il primo dj e che oggi riproponiamo come discorso musicale alternativo, tanto quanto era già allora, parlando di rock e dj set».
Dj Fa ha ormai sperimentato la formula, che sfrutta la suggestione della location della Trappa: «L’atmosfera è evocativa e il rock è emozione forte, un contrasto che si armonizza in modo perfetto», conferma. Con lui, i presenti all’evento torneranno indietro nel tempo, tra i muri dei “Cammelli” di Candelo, un pezzo di storia dell’intrattenimento biellese a cavallo tra i mitici Ottanta e i primi anni ‘90, che ha accolto Fabio Collino per cinque anni. Lì dove, dopo di lui, si sono avvicendati in cabina diversi dj, tra i quali Giuseppe “Beppe” Carrara, speciale curatore delle memorie del tempo con il gruppo Cammelli Generation. Dj Fa, amante della musica sin da ragazzino, ha cominciato nel ‘76, è passato anche dalla radio, si è sempre sentito un “divulgatore del rock”; poi la vita l’ha portato verso altri impegni professionali e la famiglia, ma continua a coltivare anima e gusto rock, passando per il jazz e il funky: «E - assicura - non smetterò mai».
G.B.