"Diga? L'iter prosegue"

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(3 mag) Il presidente del Consorzio della Baraggia, Carmelo Iacopino, è la “gioia” di qualsiasi giornalista per almeno tre motivi. Uno: risponde sempre al telefonino. Due: lavora tutti i giorni, Primo Maggio compreso. Tre: quasi sempre dà “la notizia”.

Avanti tutta. Nello specifico, Iacopino dice: «L’iter per la realizzazione dell’ampliamento dell’invaso sul Sessera prosegue. Abbiamo preso atto della richiesta ufficiale del presidente della Provincia di Biella, l’onorevole Roberto Simonetti, di bloccare l’iter, ma la nostra risposta è no. Non ci fermiamo e non ci fermeremo». Forte e chiaro, come nello stile dell’uomo, che da decenni è ai vertici di un ente che faceva girare miliardi di “vecchie lire” ieri e milioni di euro oggi, per progettare e realizzare dighe, acquedotti e altro ancora.
Il presidente del Consorzio della Baraggia, Carmelo Iacopino, è la “gioia” di qualsiasi giornalista per almeno tre motivi. Uno: risponde sempre al telefonino. Due: lavora tutti i giorni, Primo Maggio compreso. Tre: quasi sempre dà “la notizia”.

Avanti tutta. Nello specifico, Iacopino dice: «L’iter per la realizzazione dell’ampliamento dell’invaso sul Sessera prosegue. Abbiamo preso atto della richiesta ufficiale del presidente della Provincia di Biella, l’onorevole Roberto Simonetti, di bloccare l’iter, ma la nostra risposta è no. Non ci fermiamo e non ci fermeremo». Forte e chiaro, come nello stile dell’uomo, che da decenni è ai vertici di un ente che faceva girare miliardi di “vecchie lire” ieri e milioni di euro oggi, per progettare e realizzare dighe, acquedotti e altro ancora.

Perché? Soldi! Iacopino spiega senza problemi la ragione della sua posizione, che in settimana non potrà non portare a reazioni politiche: «Gli agricoltori e i soci che rappresento hanno speso tanti, tantissimi soldi per realizzare il progetto - dice, al telefono -. Per l’integrazione di documenti che ci ha chiesto il Ministero dell’Ambiente, non certo uno stop all’iter come ha sostenuto e scritto qualcuno, sborseremo 158 mila euro... Il Consorzio rispetta sempre le leggi, quindi non ci siamo lamentati quando ci è stato domandato di fornire nuovi documenti per la valutazione d’impatto ambientale. Ma ora non possiamo bloccare di nuovo tutto».

“Pacifismo”. Carmelo Iacopino non cerca polemiche. Per lui contano i fatti, non le parole. D’altronde il segreto del Consorzio, da sempre, sta nella sua capacità di muoversi con competenza e forza nei ministeri e nelle sedi politico/istituzionali che contano nel nostro Paese. Iacopino, quindi, non ci pensa neanche a mettersi contro la Provincia di Biella. Anche su Wilmer Ronzani, per dire, avversario/nemico giurato, non si sognerebbe mai di fare dichiarazioni (pubbliche) negative. Il vero potere, è noto, si esercita in silenzio. «La decisione della Provincia? Non me l’aspettavo, ma la rispetto - spiega con tono quasi affabile -. Se hanno ritenuto fosse giusto così, cosa vuole che dica? Noi facciamo la nostra strada, nell’interesse degli agricoltori e dei tanti cittadini biellesi e vercellesi a cui vogliamo garantire l’approvvigionamento dell’acqua. Perché questo noi facciamo da decenni. Diamo acqua a territori che non ne hanno. Acqua potabile e acqua per i campi agricoli».

Prove di modestia. «Mi raccomando, non scriva che queste cose le ho dette io - prova dire -. E’ vero che sono il presidente, ma l’importante è il Corsorzio della Baraggia. Non Carmelo Iacopino».

I tempi. Il Ministero dell’Ambiente dovrebbe dare una risposta ai documenti integrativi forniti dal Consorzio, entro il prossimo mese di giugno.

3 maggio 2011

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