Cani morti in casa, la protesta

Cani morti in casa, la protesta
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(3 ago) Il caso dell’estate, capace di mobilitare in strada almeno una sessantina di persone nello spazio di poche ore, con un appello ufficiale partito da pochi siti Internet e arrivato in un niente a tutta la città, senza distinzioni di ceto sociale e d’età anagrafica. E così martedì 2 agosto, decine di persone si sono date appuntamento in via Italia per andare a manifestare contro la barista trentenne, J.F., responsabile di aver fatto morire i propri due cani di fame e di sete. Una passeggiata, ma dal valore simbolico molto forte. Il caso dell’estate, capace di mobilitare in strada almeno una sessantina di persone nello spazio di poche ore, con un appello ufficiale partito da pochi siti Internet e arrivato in un niente a tutta la città, senza distinzioni di ceto sociale e d’età anagrafica. E così martedì 2 agosto, decine di persone si sono date appuntamento in via Italia per andare a manifestare contro la barista trentenne, J.F., responsabile di aver fatto morire i propri due cani di fame e di sete. Una passeggiata, ma dal valore simbolico molto forte. E che deve far riflettere. Nella foto Sarcì, parte dei partecipanti alla protesta

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