La Provincia si libera di Città Studi, aeroporto e funivie

La Provincia si libera <BR>di Città Studi, aeroporto e funivie
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(2 mag) Un po’ perché imposto dalla legge, un po’ per scelta politica, ma la Provincia lancia l’offensiva e decide di mettere sul mercato le quote che detiene in otto partecipate su undici, principalmente quelle che chiudono in passivo come la Fondazione Funivie di Oropa, Città Studi, la Sace (società che gestisce l’aeroporto), Villaggi d’Europa e Biella Intraprendere. Manterrà invece le azioni, almeno in questa fase, in Atap e in Enerbit. E’ questo il succo della delibera d’indirizzo che la giunta provinciale ha approvato venerdì scorso su proposta diretta del presidente Roberto Simonetti.
Un po’ perché imposto dalla legge, un po’ per scelta politica, ma la Provincia lancia l’offensiva e decide di mettere sul mercato le quote che detiene in otto partecipate su undici, principalmente quelle che chiudono in passivo come la Fondazione Funivie di Oropa, Città Studi, la Sace (società che gestisce l’aeroporto), Villaggi d’Europa e Biella Intraprendere. Manterrà invece le azioni, almeno in questa fase, in Atap e in Enerbit. E’ questo il succo della delibera d’indirizzo che la giunta provinciale ha approvato venerdì scorso su proposta diretta del presidente Roberto Simonetti.

La situazione. La Provincia di Biella è socia in undici partecipate, con quote differenti: Atap spa, Banca Popolare Etica, Biella Intraprendere, Città Studi, Confidi Lombardia (già Fidindustria) Enerbit, Fondazione Funivie Oropa, Gal Montagne Biellesi, Nordind, Sace e Villaggi d’Europa - Valle Elvo srl. «Ci sono alcune partecipazioni - dice il presidente Simonetti - che alla luce dell’evolversi della situazione non hanno più senso. Altre, invece, che richiedevano una valutazione soprattutto politica che noi, ora, con questo atto di indirizzo diamo. La Provincia non può più accollarsi le perdite di alcune realtà, è un dato di fatto e porteremo questa proposta in consiglio provinciale per l’approvazione. Durante l’ultima seduta della giunta Scaramal l’argomento si trattò e l’assise decise di mantenere tutte le partecipazioni. Noi oggi chiediamo esattamente il contrario».

Solo tre società. Se la proposta avanzata da Simonetti verrà approvata dal consiglio, le azioni detenute dalla Provincia in otto società verranno messe in vendita attraverso bandi a evidenza pubblica. «Rimarremo solamente all’interno di Atap, Enerbit e del Gal - rimarca Simonetti -. Per quanto concerne l’azienda di trasporti è in corso una gara per cui vogliamo prima capire come andrà a finire. Su Enerbit, società strumentale della Provincia, aspettiamo indicazioni di legge per vedere se vendere fino al 40 per cento delle azioni da noi detenute, mentre il Gal è uno strumento che ci è utile per attrarre fondi».
Il disimpegno. La Provincia non ha invece nessun dubbio sulle strategie in alcune società. Al contrario del Comune di Biella ha infatti deciso di disimpegnarsi totalmente dall’Università, da Città studi, ma non solo. Anche le Funivie di Oropa, al centro delle cronache di questi mesi per il tentativo di salvataggio del Camino, finirà in vendita. Stesso discorso per l’aeroporto e per Biella Intraprendere.
Un’operazione politica forte che dovrebbe portare, secondo le intenzioni degli amministratori, anche qualche soldo in cassa. Ma vendere non sarà facile visto che si tratta prevalentemente di società che chiudono i bilanci in rosso da anni, fatta salva qualche eccezione (vedi tabella in basso a destra).
Enzo Panelli
panelli@primabiella.it
2 maggio 2011

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