Cinque medici di base sono andati in pensione

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(27 lug) Cinque medici di base di Biella, Chiavazza, Valdengo, Gaglianico e Cossato sono andati in pensione a luglio e, se non si parla di emergenza, certo per diverse migliaia di biellesi c’è il problema estivo della scelta di un sostituto di fronte a sanitari presenti e operanti per decine di anni sul territorio. L’AslBi registra alcune criticità, come ad esempio nel Triverese, nella zona di Callabiana, Camandona, Soprana, dove la carenza di medici è evidente. La situazione non risparmia neppure il capoluogo dove la contemporanea pensione di due medici lascia un vuoto che 2mila assistiti hanno dovuto o dovranno colmare iscrivendosi presso altri medici. Cinque medici di base di Biella, Chiavazza, Valdengo, Gaglianico e Cossato sono andati in pensione a luglio e, se non si parla di emergenza, certo per diverse migliaia di biellesi c’è il problema estivo della scelta di un sostituto di fronte a sanitari presenti e operanti per decine di anni sul territorio. L’AslBi registra alcune criticità, come ad esempio nel Triverese, nella zona di Callabiana, Camandona, Soprana, dove la carenza di medici è evidente. La situazione non risparmia neppure il capoluogo dove la contemporanea pensione di due medici lascia un vuoto che 2mila assistiti hanno dovuto o dovranno colmare iscrivendosi presso altri medici. A Chiavazza, ad esempio, il dottor Corrado Servo ha deciso di lasciare la medicina generale. «L’ho fatto - spiega - per dedicarmi in pieno alla mia specializzazione, la dermatologia. Continuerò a lavorare nel mio studio».
La pensione del dottor Servo apre un vuoto a Chiavazza, popolosa frazione cittadina con circa 10 mila abitanti, dove operano solo due medici: la dottoressa Sola, e il dottor Marasco presente con un giorno di ambulatorio settimanale. «Come Asl -ha spiegato il responsabile del distretto di Biella, Luigi Savoia - possiamo indicare il Comune dove c’è bisogno di un ambulatorio, ma non il quartiere. Quando riapriranno le liste regionali per la sostituzione dei medici andati in pensione, starà a loro decidere se andare a operare a Chiavazza o meno».
E, soprattutto per quanto riguarda gli anziani, i disagi potrebbero essere numerosi. «Anche perché - dice Savoia - noi abbiamo da sempre sollecitato le amministrazioni a confrontarci in merito ai piani di trasporto pubblico, ma non c’è stata risposta. E’ fondamentale avere collegamenti veloci e funzionali».
Sempre a Biella ha smesso di operare il dottor Giorgio Camperi, andato in pensione per limiti di età lo scorso 1° di luglio. Così come i medici Gilberto Leonesi, che aveva l’ambulatorio a Valdengo, Franco Bianchini, che operava nel Cossatese, e Giovanni Poggio, che invece era di stanza a Gaglianico.
Fino al 2015 - dicono i registri dell’Asl - nessun altro medico andrà in pensione per raggiunti limiti di età, mentre è impossibile sapere quanti smetteranno il camice bianco per libera scelta. «I medici che operano sul territorio attualmente - dice Savoia - sono 129 e sono in grado di coprire tutti gli assistiti. Ora dipenderà dalla Regione decidere se riaprire le liste per la sostituzione di chi è andato in pensione».
27 luglio 2010

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