Calano i neo-iscritti, scuole a rischio

Calano i neo-iscritti, scuole a rischio
Pubblicato:
Aggiornato:

BIELLA - L’anno scolastico in corso si è chiuso ieri, giovedì 9 giugno, con la festa organizzata all’insegna della Giornata dell’Arte. Ma il mondo dell’istruzione già si prepara ad affrontare un nuovo anno scolastico, il 2016-2017, che si presenta tutt’altro che bene. È quanto riporta il sindacato Flc Cgil Biella, sulla base dei dati appena comunicati dall’Ufficio Scolastico Regionale: a settembre, le scuole biellesi dovranno affrontare un ulteriore calo di studenti, che corrisponde a meno 244 unità, rispetto a quest’anno in chiusura. L’analisi, elaborata da Flc Cgil sulla base del resoconto dell’Usr Piemonte, lancia dunque l’ennesimo allarme, che fa corrispondere al calo demografico la crisi economica abbattutasi sul nostro territorio e le inevitabili conseguenze che questi fattori stanno avendo anche sul comparto scolastico.Nel complesso, quindi, saranno 18.022 gli studenti che torneranno sui banchi, dopo la pausa estiva, rispetto ai precedenti 18.266. Situazione anomala, a livello regionale, come spiega Marco Ramella Trotta, portavoce del sindacato: «Il calo degli studenti non è affatto generalizzato nel resto del Piemonte, che anzi nel suo insieme registra un incremento della popolazione scolastica. Mentre la nostra provincia registra una contrazione complessiva pari all’1,39 per cento, il Piemonte, nel suo insieme, cresce di 1.227 unità, passando da 466.598 a 467.825 studenti e registrando, quindi, un incremento complessivo pari allo 0,26 per cento». Scorporando i dati, emerge che nel Biellese la maggiore perdita di allievi si registrerà alle medie. Questi i numeri: scuola primaria, meno 94 unità e si passa da 6.771 a 6.677 studenti, con un calo dell’1,39 per cento; scuola media, meno 101 unità e si passa da 4.375 a 4.274 studenti, con un calo del 2,31 per cento; scuola superiore, meno 49 unità e si passa da 7.120 a 7.071 studenti, con un calo dello 0,69 per cento.  Cosa dedurne? Questa la considerazione espressa dalla locale Flc Cgil: «Biella, ne abbiamo la triste ennesima conferma, è un territorio con un gravissimo problema demografico e la responsabilità non è attribuibile al solo calo delle nascite, che non viene nemmeno più compensato dai residenti extra-comunitari, ma anche dal fatto che molte famiglie stanno abbandonando il territorio che oramai non offre più alcuna possibilità lavorativa e nessuna speranza per il futuro. Se il trend demografico fosse confermato anche nei prossimi anni, il risultato sarà pesante e molte nostre scuole dovranno chiudere con pesantissime ricadute su tutto il territorio. Molti insegnanti e unità di personale Ata perderanno il posto di lavoro». Giovanna Boglietti

BIELLA - L’anno scolastico in corso si è chiuso ieri, giovedì 9 giugno, con la festa organizzata all’insegna della Giornata dell’Arte. Ma il mondo dell’istruzione già si prepara ad affrontare un nuovo anno scolastico, il 2016-2017, che si presenta tutt’altro che bene. È quanto riporta il sindacato Flc Cgil Biella, sulla base dei dati appena comunicati dall’Ufficio Scolastico Regionale: a settembre, le scuole biellesi dovranno affrontare un ulteriore calo di studenti, che corrisponde a meno 244 unità, rispetto a quest’anno in chiusura. L’analisi, elaborata da Flc Cgil sulla base del resoconto dell’Usr Piemonte, lancia dunque l’ennesimo allarme, che fa corrispondere al calo demografico la crisi economica abbattutasi sul nostro territorio e le inevitabili conseguenze che questi fattori stanno avendo anche sul comparto scolastico.Nel complesso, quindi, saranno 18.022 gli studenti che torneranno sui banchi, dopo la pausa estiva, rispetto ai precedenti 18.266. Situazione anomala, a livello regionale, come spiega Marco Ramella Trotta, portavoce del sindacato: «Il calo degli studenti non è affatto generalizzato nel resto del Piemonte, che anzi nel suo insieme registra un incremento della popolazione scolastica. Mentre la nostra provincia registra una contrazione complessiva pari all’1,39 per cento, il Piemonte, nel suo insieme, cresce di 1.227 unità, passando da 466.598 a 467.825 studenti e registrando, quindi, un incremento complessivo pari allo 0,26 per cento». Scorporando i dati, emerge che nel Biellese la maggiore perdita di allievi si registrerà alle medie. Questi i numeri: scuola primaria, meno 94 unità e si passa da 6.771 a 6.677 studenti, con un calo dell’1,39 per cento; scuola media, meno 101 unità e si passa da 4.375 a 4.274 studenti, con un calo del 2,31 per cento; scuola superiore, meno 49 unità e si passa da 7.120 a 7.071 studenti, con un calo dello 0,69 per cento.  Cosa dedurne? Questa la considerazione espressa dalla locale Flc Cgil: «Biella, ne abbiamo la triste ennesima conferma, è un territorio con un gravissimo problema demografico e la responsabilità non è attribuibile al solo calo delle nascite, che non viene nemmeno più compensato dai residenti extra-comunitari, ma anche dal fatto che molte famiglie stanno abbandonando il territorio che oramai non offre più alcuna possibilità lavorativa e nessuna speranza per il futuro. Se il trend demografico fosse confermato anche nei prossimi anni, il risultato sarà pesante e molte nostre scuole dovranno chiudere con pesantissime ricadute su tutto il territorio. Molti insegnanti e unità di personale Ata perderanno il posto di lavoro». 

Giovanna Boglietti

Seguici sui nostri canali