Biglietto per il Ricetto: non solo parole

CANDELO - Far pagare un biglietto di ingresso al Ricetto non è una “sparata” ma un progetto serio, parola della sindaca Mariella Biollino, che sta già attivamente lavorano per arrivare ad una soluzione per l’inizio del nuovo anno.
Questo il ragionamento della Biollino. «Sto valutando, anche con il supporto della Soprintendenza Beni Architettonici e Culturali del Piemonte, come fare. Il costo per la collettività candelese si aggira intorno ai 40-50 mila euro all’anno per la gestione. Ora penso che non sia giusto dare tutto gratis a tutti. La mia idea è che ai candelesi non costi nulla, ma per tutti coloro che arrivano da fuori, stranieri compresi, un piccolo costo dovrà esserci. Non so ancora se sarà un biglietto di ingresso o un costo per l’ottenimento di alcuni servizi, come ad esempio per l’uso delle audioguide o l’accompagnamento agli itinerari o anche il solo uso dei bagni. Noi abbiamo in questo momento una persona che un’ora al mattino ed una alla sera va a fare le pulizie, ad esempio».
Ma sul come definire i criteri di come recuperare le spese di gestione del Ricetto, lo si saprà dopo un percorso nel quale Mariella Biollino vuole coinvolgere tutti. «Giovedì 25 giugno avrò un incontro con i gruppi di minoranza, poi incontrerò, dopo l’estate, i proprietari delle cantine, tutto sempre in modo democratico e partecipato come ho sempre fatto. Anche la Soprintendenza è favorevole nel trovare una soluzione, visto che considera il Ricetto, come importanza in Regione, solo dopo la reggia di Venaria di Torino. Ci sono alcuni mesi davanti per approfondire lo studio e trovare la giusta soluzione».
E proprio al Ricetto questo weekend si è chiusa, non proprio benedetta dal bel tempo, la nuova edizione di “Sapor di Medioevo”, la kermesse che ha fatto rivivere atmosfere medievali.
Sante Tregnago
CANDELO - Far pagare un biglietto di ingresso al Ricetto non è una “sparata” ma un progetto serio, parola della sindaca Mariella Biollino, che sta già attivamente lavorano per arrivare ad una soluzione per l’inizio del nuovo anno.
Questo il ragionamento della Biollino. «Sto valutando, anche con il supporto della Soprintendenza Beni Architettonici e Culturali del Piemonte, come fare. Il costo per la collettività candelese si aggira intorno ai 40-50 mila euro all’anno per la gestione. Ora penso che non sia giusto dare tutto gratis a tutti. La mia idea è che ai candelesi non costi nulla, ma per tutti coloro che arrivano da fuori, stranieri compresi, un piccolo costo dovrà esserci. Non so ancora se sarà un biglietto di ingresso o un costo per l’ottenimento di alcuni servizi, come ad esempio per l’uso delle audioguide o l’accompagnamento agli itinerari o anche il solo uso dei bagni. Noi abbiamo in questo momento una persona che un’ora al mattino ed una alla sera va a fare le pulizie, ad esempio».
Ma sul come definire i criteri di come recuperare le spese di gestione del Ricetto, lo si saprà dopo un percorso nel quale Mariella Biollino vuole coinvolgere tutti. «Giovedì 25 giugno avrò un incontro con i gruppi di minoranza, poi incontrerò, dopo l’estate, i proprietari delle cantine, tutto sempre in modo democratico e partecipato come ho sempre fatto. Anche la Soprintendenza è favorevole nel trovare una soluzione, visto che considera il Ricetto, come importanza in Regione, solo dopo la reggia di Venaria di Torino. Ci sono alcuni mesi davanti per approfondire lo studio e trovare la giusta soluzione».
E proprio al Ricetto questo weekend si è chiusa, non proprio benedetta dal bel tempo, la nuova edizione di “Sapor di Medioevo”, la kermesse che ha fatto rivivere atmosfere medievali.
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Sante Tregnago