Biella candidata città creativa Unesco, meeting il 31 gennaio

L’incontro servirà per riprendere il filo dei molti progetti avviati e permetterà di confrontarsi con alcune delle realtà italiane già riconosciute.

Biella candidata città creativa Unesco, meeting il 31 gennaio
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Continua il percorso di avvicinamento di Biella alla candidatura “Città creativa Unesco”: in attesa della call prevista per la primavera di quest’anno la Città di Biella, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Pistoletto organizza infatti un incontro pubblico, il prossimo 31 gennaio a Palazzo Gromo Losa (nella foto) a partire dalle ore 10,00.

Biella candidata città creativa Unesco

L’incontro servirà per riprendere il filo dei molti progetti avviati nei mesi scorsi e permetterà inoltre a Biella di confrontarsi con alcune delle città creative italiane già inserite nel circuito Unesco con le quali occorrerà stringere rapporti di collaborazione.

“In questi mesi il management team sta lavorando alla predisposizione delle linee guida e dei progetti che verranno inseriti nel dossier di candidatura, l’obiettivo è quello di coinvolgere l’intero territorio, con le sue eccellenze – spiega il Sindaco Marco Cavicchioli – non solo lana dunque ma design, ambiente, enogastronomia, arte. Biella e il suo territorio hanno molto da dire non solo nel campo del tessile e la candidatura Unesco sarà certamente un’occasione importante per far meglio conoscere il Biellese al mondo”.

L’arte e la sua capacità di rigenerare

E proprio l’arte e la sua capacità di rigenerare un territorio di lunga tradizione industriale, arricchendone le prospettive di sviluppo, sarà uno dei punti di forza della candidatura, grazie all’adesione entusiasta del Maestro Michelangelo Pistoletto che il 31 gennaio presenterà al pubblico il logo ufficiale della candidatura.

“Cittadellarte Fondazione Pistoletto e il Maestro Michelangelo hanno aderito da subito con convinzione alla proposta di candidatura della Città di Biella – spiega il Direttore Paolo Naldini – i nostri ambasciatori del Terzo Paradiso nel mondo hanno già sottoscritto un manifesto di sostegno e ci stiamo coordinando con il management team per selezionare i progetti più attinenti e capaci di portare valore aggiunto all’operazione”.

Oltre alla valorizzazione e alla messa in rete dei numerosi progetti che il territorio ha già espresso in molte aree di intervento (dall’ambiente al sociale; dall’arte alla conservazione della memoria tessile passando attraverso formazione, sanità e benessere) la candidatura Unesco si sta rivelando un importante stimolo alla coesione territoriale dal momento che indirizza le migliori forze del territorio verso un obiettivo comune e soprattutto permette per la prima volta ai Biellesi di “vedersi dal di fuori” .

Ferraris: «Riscontri entusiasti all'iniziativa»

“In poco tempo il distretto tessile ha messo in campo i propri contatti in ambito internazionale per raccogliere le lettere di sostegno necessarie alla compilazione del dossier – spiega il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris che insieme al Sindaco di Biella ha capitanato l’iniziativa – abbiamo avuto riscontri entusiasti e significativi dai massimi organismi che governano non solo il mondo del tessile, ma anche quello delle Fondazioni bancarie e non solo, cito ad esempio la bella lettera di sostegno del Presidente Acri e Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, la lettera di sostegno del FAI nazionale a firma del Presidente Carandini e molte altre che stanno arrivando”.

In particolare il FAI, attraverso le parole di sostegno inviate dal Presidente Andrea Carandini, vede nella candidatura di Biella “tesa ad esaltare e a vivificare il settore tessile-manufatturiero a partire dalla relazione creativa con i luoghi, un percorso in totale sintonia con i nostri propositi e attività, che merita l’attenzione di UNESCO”. Il Biellese si scopre dunque territorio non così isolato come vuole una vecchia tradizione, ma al contrario capace di intrattenere relazioni importanti e fare sistema riscrivendo un futuro fatto di tessile ma anche di arte e creatività.

Si parlerà di creatività con Pistoletto

E proprio di creatività si parlerà nel corso del convegno che nella splendida cornice di Palazzo Gromo Losa a Biella Piazzo giovedì 31 gennaio a partire dalle 9,30 accoglierà gli ospiti con un caffè di benvenuto a base di prodotti biellesi per poi introdurli al tema della candidatura Unesco della città di Biella con i saluti istituzionali del Sindaco Marco Cavicchioli, del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris e del Vice Presidente del FAI Marco Magnifico. Ospite speciale il Maestro Michelangelo Pistoletto che presenterà il logo elaborato per sostenere la candidatura; con lui interverrà anche il Direttore di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Paolo Naldini. Interverrà inoltre il prof. Leandro Ventura, Dirigente del Servizio VI – Tutela del patrimonio immateriale della Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Coordinerà l’incontro la giornalista del Sole24Ore Maria Cristina Origlia.

Diverse presenze istituzionali al tavolo

Nel pomeriggio la ripresa del convegno, riservata agli addetti ai lavori, sarà salutata dall’intervento dell’Assessore regionale Antonella Parigi che presiederà il tavolo di confronto delle città creative Unesco e di vari attori del territorio coinvolti nella progettazione della candidatura di Biella. Tra gli interventi in programma va segnalato quello del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, Marco Ottaviani, che approfondirà l’interessante esperienza dalla sua città che nel giugno 2019 si prepara ad ospitare il convegno annuale delle circa 180 città creative Unesco del mondo, un esempio evidente del processo di internazionalizzazione di cui il circuito Unesco è tramite concreto.

“Sarà un confronto creativo importante tra Biella e le città di Milano, Torino, Carrara, Fabriano, Alba tutte già inserite nel circuito Unesco – spiega Andrea Quaregna, Vice Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella – grazie a loro capiremo in concreto cosa significa far parte di un circuito internazionale di questa portata e come questo si traduca poi in un vantaggio competitivo per i territori”.

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