Autostrada, si torna al progetto preliminare

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(27 set) Annuncio a sorpresa da parte del vicepresidente della Provincia di Biella, Orazio Scanzio, che sta seguendo passo a passo l’iter autorizzativo dell’autostrada. Le sostanziali modifiche apportate al primo progetto preliminare della Pedemontana, dovranno per forza sfociare nella presentazione di un nuovo documento che dovrà ricevere nuovamente il parere positivo delle Conferenze dei servizi provinciale e, dopo, nazionale. «Le variazioni concordate con il territorio - spiega Scanzio - sono molte e quindi si dovrà procedere alla presentazione di un nuovo progetto preliminare che verrà pubblicato proprio in questi giorni. Da quel momento dovranno dunque passare 60 giorni per dar tempo ai Comuni di presentare le loro osservazioni che saranno discusse in conferenza di servizi. (27 set) Annuncio a sorpresa da parte del vicepresidente della Provincia di Biella, Orazio Scanzio, che sta seguendo passo a passo l’iter autorizzativo dell’autostrada. Le sostanziali modifiche apportate al primo progetto preliminare della Pedemontana, dovranno per forza sfociare nella presentazione di un nuovo documento che dovrà ricevere nuovamente il parere positivo delle Conferenze dei servizi provinciale e, dopo, nazionale. «Le variazioni concordate con il territorio - spiega Scanzio - sono molte e quindi si dovrà procedere alla presentazione di un nuovo progetto preliminare che verrà pubblicato proprio in questi giorni. Da quel momento dovranno dunque passare 60 giorni per dar tempo ai Comuni di presentare le loro osservazioni che saranno discusse in conferenza di servizi. Una volta ultimato questo passaggio, la documentazione relativa alla Pedemontana sarà spedita al Ministero per la valutazione definitiva del tracciato per passare poi al progetto esecutivo».
Se da una parte, dunque, si tornerà a concertare a livello locale il percorso, dall’altra, a Roma, si va a caccia di finanziamenti. Il presidente della Provincia, Roberto Simonetti, si sta interessando direttamente della questione. «La Regione Piemonte - sottolinea - ha già inviato la richiesta di finanziamento dell’opera, indicandola come seconda priorità e spingendo al Cipe (il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica presieduto direttamente dal Presidente del Consiglio, ndr) per ottenere i soldi necessari. Ho preso appuntamento con Giuseppe Mele, del Cipe, per fare pressione e portare a casa il risultato e mi sembra che le premesse positive per l’inserimento dell’opera tra quelle finanziabili ci sono tutte. D’altronde solo il 20 per cento è a carico dello Stato che si porterebbe a casa un’autostrada con un esborso finanziario minimo». Tornando al preliminare da ripresentare da parte di Satap, la società che gestisce la Torino-Milano e che si è aggiudicata la gara, Scanzio precisa: «Sono stati ascoltati i Comuni e il tracciato è variato. Si è scelto innanzitutto il casello di Cerreto Castello e non quello di Valdengo. In più l’uscita su Verrone non sarà più a Benna ma proprio a Verrone e l’autostrada non utilizzerà più la bretella Lancia ma sarà spostata alla destra della strada Trossi. Candelo avrà invece un percorso in trincea che salvaguarderà l’impatto ambientale. Infine il casello di Masserano sarà a servizio dell’area industriale, mentre quello di Lozzolo sarà il punto di incontro tra le esigenze del territorio di Gattinara e quello di Roasio». Scanzio, inoltre, ricorda che si tratta di una legge Obiettivo. «E che - aggiunge - c’è stata grande disponibilità da parte di chi ha vinto la gara a riprogettare il tracciato per andare incontro alle richieste dei territori». E i tempi? «Si dovrebbe arrivare all’esecutivo nel 2011» conclude Scanzio.

27 settembre 2010

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