Fino alle 10 del 22 ottobre, giorno fissato per l’apertura delle buste, non si saprà se ci saranno dei partecipanti alla gara per la progettazione della Pedemontana Piemontese che, partendo dal casello di Romagnano-Ghemme sulla A26 arriva fino a quello di Santhià sulla A4, passando per Biella. Quello che emerge da voci non ufficiali, però, lascia intendere che un certo interesse da parte di qualche gruppo ci sia. Non si sa se si andrà a concretizzare con un’offerta, ma le premesse ci sono. Con la pubblicazione del bando che detta le caratteristiche del nuovo asse stradale, che avrà una lunghezza di 40,5 chilometri, gli eventuali partecipanti possono ora fare i propri calcoli.
Quello che salta immediatamente all’occhio leggendo il bando, pubblicato qualche giorno fa sul sito di Cap (concessionaria autostradale piemontese), è l’alta concentrazione di caselli presenti sul percorso per l’esazione del pedaggio. Sono ben otto, compresi i due presenti a Santhià sulla A4 e a Ghemme sulla A26. Dunque il bando prevede svincoli e stazioni di pedaggio a Biella (tra Vigliano Biellese e Valdengo sulla Biella-Cossato), a Cossato, a Masserano, a Rovasenda e a Gattinara verso Ghemme, a Verrone verso Santhià. Bisogna trovare una postilla inserita nello schema di convenzione tra il futuro concessionario e la Cap per capire che la Biella-Cossato rimarrà gratuita. Al punto 16, infatti, si legge: “Il sistema di pedaggio è di tipo chiuso e prevede che il pagamento avvenga presso gli svincoli di Verrone, di Biella, di Cossato, di Masserano, di Rovasenda e di Gattinara. Allo svincolo di Biella è prevista l’applicazione di una percorrenza convenzionale chilometrica di sei chilometri”. «E’ questo il passaggio che abbiamo fatto inserire - spiega l’assessore regionale ai trasporti Daniele Borioli - per garantire che il collegamento principale tra i due centri più grandi del Biellese non divenga a pagamento come ci era stato chiesto dall’amministrazione provinciale».
Già, perché il progetto prevede proprio l’utilizzo della superstrada come nuova sede autostradale. Dovrà essere allargata e dovrà essere realizzata la corsia di emergenza. «La prima cosa che faremo - commenta invece il neopresidente della Provincia Roberto Simonetti - è controllare se quel passaggio scritto in gergo tecnico corrisponde proprio a quanto si intende. Sarebbe inconcepibile che quel tratto diventasse a pagamento».
Il bando prevede anche due stazioni di servizio per senso di marcia che si incontreranno lungo il tracciato a Vigellio e a Marchiazza, tra Gattinara e Rovasenda. Saranno poi piazzati dei sistemi luminosi antinebbia, un impianto Sos, un servizio di videosorveglianza e monitoraggio del traffico con rilevamento automatico degli incidenti, un sistema di esazione dei pedaggi per telepas, biglietti e l’accesso garantito ai trasporti eccezionali. Chi vincerà il bando dovrà provvedere alla progettazione e alla realizzazione di uno studio sui flussi del traffico.
Il valore totale dell’intervento è calcolato in 781 milioni 716mila euro , comprensivo di quasi 23 milioni di oneri per la sicurezza. I partecipanti dovranno presentare un piano finanziario indicando anche le tariffe applicate per la fattibilità dell’opera che avrà una concessione di 50 anni per rientrare dell’investimento.
Il bando, assegna un punteggio in base all’offerta sui pedaggi, alla manutenzione del manto stradale, alla realizzazione di un flusso di traffico e ad altri parametri economici specifici, ma prevede anche un cronoprogramma completo da parte dei partecipanti.
Enzo Panelli
20 giugno 2009
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