Salva grazie ai miei figli

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(21 lug) «In quei momenti terribili ho visto la morte in faccia. Non saprei neanche calcolare quanto è durato il tutto. Posso solo dire che è stato tremendo. Ero disperata. Temevo di morire soffocata. Ho pensato ai miei bambini, che mi aspettavano a casa. E così ho trovato la forza per liberarmi da quel groviglio di rami». Non può che essere toccante il racconto di Paola Vassallo, 38 anni, residente a Zumaglia. La sua auto stritolata da alberi e da piante, in via Ogliaro, è diventata la foto del nubifragio della settimana scorsa, che tanti danni ha provocato un po’ ovunque. «In quei momenti terribili ho visto la morte in faccia. Non saprei neanche calcolare quanto è durato il tutto. Posso solo dire che è stato tremendo. Ero disperata. Temevo di morire soffocata. Ho pensato ai miei bambini, che mi aspettavano a casa. E così ho trovato la forza per liberarmi da quel groviglio di rami». Non può che essere toccante il racconto di Paola Vassallo, 38 anni, residente a Zumaglia. La sua auto stritolata da alberi e da piante, in via Ogliaro, è diventata la foto del nubifragio della settimana scorsa, che tanti danni ha provocato un po’ ovunque.

Il racconto. «Stavo tornando a casa dal lavoro, quando mi è caduto di tutto sull’auto. Non mi sono neanche resa conto bene di quanto accadeva, talmente ero frastornata e sorpresa. E’ stata una cosa improvvisa - dice la donna, sposata, e con due figli, Lorenzo di 9 anni e Federico di 5 -. Mi sono messa a urlare, per lo spavento. Ma non mi sono scoraggiata. Anche se le iniziali difficoltà ad aprire lo sportello un po’ mi hanno inquietato. La forza per venire a capo della situazione l’ho trovata pensando ai miei due figli. Dentro l’abitacolo dell’auto non mi sono fatta male, almeno credo. Nonostante di cose sul tetto ne siano cadute parecchie. Mentre per liberarmi mi sono procurata delle ferite, per fortuna non gravi. Una volta in strada, c’erano altre persone e diversi carabinieri. Mi hanno aiutata e soccorsa».

Prognosi medica. «Una brutta avventura, finita relativamente bene... - spiega ancora la donna, bancaria, in città -. Per una settimana non ho potuto lavorare e qualche ammaccatura l’ho riportata. Ma i dolori sono nulla rispetto a quanto poteva capitare. In ospedale mi hanno fatto diversi esami, per verificare che non avessi riportato alcun tipo di lesione interna».

L’auto. «Adesso spero nell’assicurazione - dice Paola Vassallo -. L’auto era nuova. L’abbiamo comprata solo tre mesi fa». Nell'immagine di Fililppo Sarcì l'auto distrutta la settimana scorsa

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