Atc, parte la guerra contro chi non paga

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(7 dic) Recuperare soldi e costruire nuove case per far fronte all’emergenza abitativa che si fa sempre più pressante. Sono questi i due ambiti su cui si sta muovendo il nuovo consiglio di amministrazione dell’Atc, l’ente gestore delle case popolari. Ma la sfida non è semplice soprattutto perché, analizzando i conti, si è scoperto un altissimo tasso di morosità tra gli inquilini. «Siamo intorno al 40 per cento di colpevoli che non pagano - dice il neo presidente Giovanni Femminis - mentre in Piemonte la percentuale delle altre Atc si aggira intorno al 20». Il che, in soldoni, si traduce in un ammanco nelle casse dell’Atc di ben 3,7 milioni di euro. Recuperare soldi e costruire nuove case per far fronte all’emergenza abitativa che si fa sempre più pressante. Sono questi i due ambiti su cui si sta muovendo il nuovo consiglio di amministrazione dell’Atc, l’ente gestore delle case popolari. Ma la sfida non è semplice soprattutto perché, analizzando i conti, si è scoperto un altissimo tasso di morosità tra gli inquilini. «Siamo intorno al 40 per cento di colpevoli che non pagano - dice il neo presidente Giovanni Femminis - mentre in Piemonte la percentuale delle altre Atc si aggira intorno al 20». Il che, in soldoni, si traduce in un ammanco nelle casse dell’Atc di ben 3,7 milioni di euro. «Se si pensa - dice il revisore dei conti Amedeo Paraggio - che ogni anno vengono emesse fatture per 2,5 milioni si può capire in che difficoltà si trova l’Agenzia territoriale casa». Che può contare su un grandissimo patrimonio costituito da circa 1.500 alloggi ma su una liquidità bassissima dovuta soprattutto alle morosità.
E non è finita qui. Paraggio spiega che «dall’ultimo rilevamento fatto dagli uffici è emerso che quest’anno si è incassato meno del cinquanta per cento delle fatture emesse». Colpa della crisi? E’ quello che il nuovo cda sta cercando di capire. «E’ indubbio - dice Femminis - che ci siano famiglie in forte difficoltà ma è altresì vero che ci sono anche dei furbetti. Dovremo mettere in campo delle politiche di recupero dei crediti che ci consentano di rimpinguare le casse e dare il via alle ristrutturazioni delle palazzine di nostra proprietà. Non andremo muro contro muro ma parleremo agli utenti per concordare dei piani di rientro, coinvolgendo anche i servizi sociali dei vari Comuni interessati».
L’emergenza abitativa nel Biellese è forte. Basti pensare che l’ultimo bando del Comune di Biella per stilare la graduatoria che porterà poi alle future assegnazioni degli alloggi ha visto la partecipazione di ben 394 utenti. «Un numero altissimo - sottolinea Femminis - a fronte di pochissimi appartamenti liberi. Per questo dovremo impegnarci nel 2011 a portare avanti gli investimenti per la realizzazione di nuovi alloggi, aumentando così il nostro patrimonio. Ma la battaglia più grande sarà quella legata al recupero dei crediti sin qui inesigiti. Altrimenti non potremo dare agli utenti i servizi di cui necessitano». La sfida, per il nuovo cda di Atc, è appena cominciata.

7 dicembre 2010

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