Amatrice, una cena benefica a Gifflenga per non dimenticare

Appuntamento sabato 15 dicembre al Gifflenga Village

Amatrice, una cena benefica a Gifflenga per non dimenticare
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Fabrizio Berardi, ristoratore del paese colpito dal terremoto nel 2016, arriva nel Biellese.

Sarà Fabrizio Berardi a guidare lo staff proveniente da Amatrice che, sabato 15 dicembre alle 19,30, avrà il compito di preparare la famosa amatriciana ai partecipanti della cena benefica che si terrà al salone polivalente di Gifflenga. L’amministrazione, grazie all’organizzazione di Franco Di Braccio, ospiterà un gruppo di ristoratori e i rappresentanti delle Eccellenze Ascolane e dell’Associazione Illumina Amatrice, con Paolo Romagnoli. L’intento di raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal terremoto.

Due anni

Era l’agosto del 2016 quando una serie di scosse colpì il centro Italia e, in particolare il Comune di Amatrice, in provincia di Rieti, provocando morti e distruzione. Fabrizio Berardi gestiva il ristorante “Lo Scoiattolo”, che in un primo tempo ha sostenuto l’emergenza ma poi, con il successivo sciame sismico, è crollato lasciando lui e la sua famiglia senza lavoro. Oggi, in attesa di un locale da 50 posti (prima erano 200) che dovrebbe essere pronto per marzo, ci si affida ad un tendone, acquisito con risorse proprie, in cui sono stati organizzati eventi musicali per mantenere alta l’attenzione. Grazie ad un evento organizzato con il Vespa Club Italia, Fabrizio conosce Di Braccio che lo invita al Ricetto di Candelo e, poi, organizza l’evento di Gifflenga.

La vita dopo il terremoto

Fabrizio, padre di tre figli, guarda al futuro tra ansia e voglia di normalità: «Si vive molto alla giornata - spiega - il terremoto ti cambia la percezione, anche perchè oltre al lutto anche i ricordi vengono cancellati. La burocrazia sta rallentando i lavori, la gente è stanca. Non ci possiamo permettere di andare via, siamo costretti ad avere fiducia nel futuro».

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