A scuola di sicurezza stradale

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(23 feb) Ventiquattro studentesse della classe III D (sezione socio-psicopedagogica) del liceo scientifico “Avogadro” hanno realizzato per l’intera settimana dal 31 gennaio al 4 febbraio scorsi, nella scuola elementare “Gromo Cridis”, le attività del progetto nazionale sulla sicurezza stradale “Ti muovi?”, recepito dal Provveditorato agli studi di Torino e diffuso a livello regionale.
Il progetto. In pratica, suddivise nelle otto classi di cui il plesso si compone (una I, due II, due III, una IV e due V), hanno lavorato con i bambini facendo loro interiorizzare, in base alle diverse fasce d’età, le principali regole della strada viste dalla parte dei pedoni e dei ciclisti.

Ventiquattro studentesse della classe III D (sezione socio-psicopedagogica) del liceo scientifico “Avogadro” hanno realizzato per l’intera settimana dal 31 gennaio al 4 febbraio scorsi, nella scuola elementare “Gromo Cridis”, le attività del progetto nazionale sulla sicurezza stradale “Ti muovi?”, recepito dal Provveditorato agli studi di Torino e diffuso a livello regionale.

Il progetto. In pratica, suddivise nelle otto classi di cui il plesso si compone (una I, due II, due III, una IV e due V), hanno lavorato con i bambini facendo loro interiorizzare, in base alle diverse fasce d’età, le principali regole della strada viste dalla parte dei pedoni e dei ciclisti.

Cappuccetto Rosso. Il personaggio chiave utilizzato è stato Cappuccetto Rosso, con la magica proprietà di cambiare in bene le cose semplicemente alzando il cappuccio, sicché le barriere architettoniche sparivano, gli incidenti non accadevano, e così via.
«Ho accolto con grande piacere l’iniziativa - spiega il dirigente scolastico del primo Circolo di Biella, Rita Vineis - e so per certo che gli alunni e le loro insegnanti l’hanno gradita moltissimo».
«L’idea del progetto - prosegue la professoressa Adele Sogno, che lo ha coordinato insieme alle colleghe Alessandra Girelli, Elisabetta Milazzo, Gloria Curzel e Teresa Cortese - è nata l’anno scorso e si è concretizzata nella realizzazione di un filmato su Cappuccetto Rosso. Quest’anno si è deciso di portarlo nelle scuole: per poterlo fare, le studentesse hanno preso il lavoro creato e l’hanno ampliato».
R.G.

23 febbraio 2011

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