A Muzzano, 49 profughi dalla Libia

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(19 MAG) In silenzio, forse per non creare allarmismo tra la popolazione, forse per il clima politico che si respira sul tema immigrazione in Europa, in Italia e in Piemonte dopo i bombardamenti alla Libia, sono arrivati ieri a Muzzano, all’Istituto Salesiani, 49 profughi provenienti dal centro di smistamento di Settimo Torinese. In silenzio, forse per non creare allarmismo tra la popolazione, forse per il clima politico che si respira sul tema immigrazione in Europa, in Italia e in Piemonte dopo i bombardamenti alla Libia, sono arrivati ieri a Muzzano, all’Istituto Salesiani, 49 profughi provenienti dal centro di smistamento di Settimo Torinese. L’operazione è stata coordinata dalla Prefettura di Biella che martedì pomeriggio, dopo aver ricevuto la conferma ufficiale dell’imminente trasferimento, ha immediatamente riunito un tavolo tecnico per approntare al meglio l’accoglienza. Il Prefetto Pasquale Manzo aveva già avviato un paio di mesi fa una serie di consultazioni e sopralluoghi per capire quali strutture, e quante, potevano essere idonee ad ospitare i profughi. Ed era emersa la disponibilità dell’Istituto Salesiani di Muzzano per una cinquantina di persone, e di un’altra struttura a Chiavazza per una ventina. Oropa, per la collocazione geografica, era stata invece da subito scartata.

Dall’Africa Centrale. Le quarantanove persone giunte ieri, intorno alle 18,30 a Muzzano, provengono dall’Africa Centrale. Tutti lavoravano in Libia e dopo l’inizio della guerra si sono imbarcati per Lampedusa prima, per Genova poi, per finire infine nel Biellese. Quanto tempo rimarranno non si sa, ma è certo che sarà una soluzione a tempo determinato, per espletare le pratiche di riconoscimento e avviare gli iter di regolarizzazione. I 49 africani giunti, infatti, non sono clandestini ma hanno lo status di profughi. Questa mattina, in loco, gli agenti della Questura di Biella inizieranno le pratiche di regolarizzazione. L’Asl, invece, ha messo a disposizione le sue strutture per visite mediche e qualsiasi necessità abbiano gli ospiti dell’Istituto Salesiano.

La Lega contro. In tensione per il risultato alle amministrative, il presidente della Provincia, Roberto Simonetti, coglie al balzo l’occasione per parlare di immigrazione. E non si risparmia. «Se dovessi ragionare col cuore - dice convinto - li manderei a casa loro, ma il diritto internazionale non ce lo permette. Francia e Spagna tengono comportamenti molto più duri dei nostri, ma nessuno si scandalizza. Ricordo che la Lega è stato l’unico partito nell’arco costituzionale che si è opposto ai bombardamenti in Libia. Queste sono le conseguenze, ora chi ha deciso deve assumersi le responsabilità politiche». Simonetti si concentra poi sulla sicurezza. «Non voglio creare allarmismo - conclude - ma se ci saranno problemi di ordine pubblico sarò in prima linea perché la struttura che ospita i profughi venga dichiarata inagibile».
«Lega doppiogiochista». Il consigliere regionale del Pd, Wilmer Ronzani, è critico con la Lega: «Questa idea di ospitare i profughi “in segreto” è emblematica della doppiezza che su questi ed altri argomenti sta caratterizzando l’atteggiamento della Lega. E cioè la posizione di un partito che, avendo un ruolo di governo sia a Roma che in Piemonte, non può sottrarsi alla responsabilità di ospitare sul proprio territorio una parte di queste persone, esattamente come stanno facendo le altre Regioni, ma che cerca di farlo in modo che l’opinione pubblica sia tenuta all’oscuro per non dover rendere conto del fatto che ai piemontesi aveva raccontato il contrario. Il fatto è che le bugie hanno le gambe corte e la doppiezza leghista è ormai manifesta su questa ed altre questioni».

Biella 19 maggio 2011

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