Via Italia, ha chiuso anche Stefanel. Ecco perché

Le serrande sono state abbassate in questi giorni. Sulla decisione dei titolari avrebbe influito anche l'incertezza aziendale.

Via Italia, ha chiuso anche Stefanel. Ecco perché
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Via Italia, ha chiuso anche il negozio di Stefanel. Le serrande sono state abbassate in questi giorni. Sulla decisione dei titolari ha influito anche l'incertezza aziendale.

Stefanel ha chiuso

Dopo la svendita totale dei giorni scorsi, il negozio Stefanel di via Italia a Biella ha cessato attività. Sulla decisione di chiudere avrebbe influito anche l'incertezza aziendale.

"Tasse troppo alte"

Aveva rilevato il negozio di via Italia nel 2018, ma le tasse, troppo alte e la crisi, insieme all'incertezza aziendale hanno costretto la titolare di Stefanel a cessare attività. "Purtroppo la situazione del commercio a Biella non è facile - dice la negoziante -. Inoltre le tasse sono elevate e non riuscivamo più a stare nei costi". La donna ha dunque scelto, suo malgrado di chiudere, ma anche di non lasciare l'ennesima vetrina vuota. Ha allestito le vetrate del negozio in modo che lo stesso non sembrasse abbandonato. Un'attenzione che è stata molto gradita dai colleghi commercianti.

Incertezza

Stefanel, azienda che produce capi italiani dal 1959, è in forte difficoltà da anni.

Il marchio italiano di casa a Ponte di Piave, Treviso, potrebbe infatti presto essere venduto.

Il 16 gennaio scorso l’azienda ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico un piano di rilancio: l’obiettivo è trovare entro la prossima estate investitori che possano permettere di realizzare una joint venture o vendere l’azienda.

Come riporta Qui finanza, a novembre 2019 Stefanel registrava un indebitamento netto pari a 94,2 milioni di euro tra debiti, arretrati da versare ai dipendenti e crediti nei confronti di fornitori e terzisti, con una esposizione commerciale residua di 17,12 milioni di euro, che sono stati oggetto di specifici accordi di remissione e dilazione del debito.

Su Stefanel, sempre inteso come marchio, ha pesato certamente il tracollo del settore moda che ha caratterizzato gli anni della crisi economica in Italia, ma non solo. I sindacati vedono “con favore” l’intervento di capitali locali o quantomeno italiani, mentre l’arrivo di soggetti stranieri “potrebbe essere foriero di un vero e proprio disimpegno dagli obblighi di mantenere l’occupazione”.

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