Via ai saldi, si spenderanno fino a 270 euro
Tempo di saldi anche nel Biellese. Nei negozi del centro, così come in quelli presenti sul territorio regionale, il “day one” coincide con oggi, primo giorno di luglio, così per otto settimane gli appassionati dello shopping estivo si daranno “battaglia” per accaparrarsi le migliori occasioni. Per le prime settimane si vedranno però sconti non maggiori al 20 per cento, e solo verso la fine dell’estate usciranno allo scoperto i veri “colpi” da fine stagione, con capi che verranno scontati anche del 50 per cento.
Secondo le agenzie di statistica, le famiglie spenderanno in media una cifra che oscillerà tra i 110 e i 270 euro pari al 10-12 per cento del reddito mensile disponibile, con una spesa totale nazionale stimata in 3,5 miliardi di euro. Si è riscontrata quindi un’ipotesi di incremento della spesa rispetto ai saldi invernali che non hanno superato l’8 per cento del salario. Si prevede inoltre che gli acquisti più ingenti si verificheranno nell’ultima parte della stagione dei saldi, quando, come già detto, gli sconti arriveranno al 50-60 per cento.
Rilevante il fatto che sempre secondo le agenzie di statistica almeno il 25 per cento dei consumatori farà ordini on-line. Dato, che si dimostra in crescita esponenziale negli ultimi anni, confermando la tendenza a comprare sempre più articoli dai siti internet che offrono per tutto l’anno sconti che variano tra il 10 e il 15 per cento indipendentemente dal periodo dei saldi. Questo è uno dei motivi per cui la spesa delle offerte promozionali stagionali è sempre più contenuta: i consumatori infatti preferiscono diluire i costi per l’abbigliamento lungo il corso di tutto l’anno, piuttosto che concentrarla in un solo periodo.
«È oramai evidente a tutti come i saldi di fine stagione siano obsoleti - afferma il Codacons, coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori -. Si tratta di una pratica “medievale” che ha perso appeal tra i consumatori, come dimostrano i dati tragici sulle vendite degli ultimi anni. Di fatto in un negozio su tre in italia, i saldi però sono già partiti da due o tre giorni. E sebbene la partenza ufficiale sia oggi, alcuni negozianti cercano di battere la concorrenza dei grossi franchising ,che propongono prezzi stracciati con saldi del 70-80 per cento, inviando mail sms ai clienti più fidati con notizie sulle offerte. Sicuramente ci sarà un affluenza maggiore nei grandi centri commerciali e negli outlet, mentre soffriranno invece i piccoli negozi».
Lorenzo Fentini
Tempo di saldi anche nel Biellese. Nei negozi del centro, così come in quelli presenti sul territorio regionale, il “day one” coincide con oggi, primo giorno di luglio, così per otto settimane gli appassionati dello shopping estivo si daranno “battaglia” per accaparrarsi le migliori occasioni. Per le prime settimane si vedranno però sconti non maggiori al 20 per cento, e solo verso la fine dell’estate usciranno allo scoperto i veri “colpi” da fine stagione, con capi che verranno scontati anche del 50 per cento.
Secondo le agenzie di statistica, le famiglie spenderanno in media una cifra che oscillerà tra i 110 e i 270 euro pari al 10-12 per cento del reddito mensile disponibile, con una spesa totale nazionale stimata in 3,5 miliardi di euro. Si è riscontrata quindi un’ipotesi di incremento della spesa rispetto ai saldi invernali che non hanno superato l’8 per cento del salario. Si prevede inoltre che gli acquisti più ingenti si verificheranno nell’ultima parte della stagione dei saldi, quando, come già detto, gli sconti arriveranno al 50-60 per cento.
Rilevante il fatto che sempre secondo le agenzie di statistica almeno il 25 per cento dei consumatori farà ordini on-line. Dato, che si dimostra in crescita esponenziale negli ultimi anni, confermando la tendenza a comprare sempre più articoli dai siti internet che offrono per tutto l’anno sconti che variano tra il 10 e il 15 per cento indipendentemente dal periodo dei saldi. Questo è uno dei motivi per cui la spesa delle offerte promozionali stagionali è sempre più contenuta: i consumatori infatti preferiscono diluire i costi per l’abbigliamento lungo il corso di tutto l’anno, piuttosto che concentrarla in un solo periodo.
«È oramai evidente a tutti come i saldi di fine stagione siano obsoleti - afferma il Codacons, coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori -. Si tratta di una pratica “medievale” che ha perso appeal tra i consumatori, come dimostrano i dati tragici sulle vendite degli ultimi anni. Di fatto in un negozio su tre in italia, i saldi però sono già partiti da due o tre giorni. E sebbene la partenza ufficiale sia oggi, alcuni negozianti cercano di battere la concorrenza dei grossi franchising ,che propongono prezzi stracciati con saldi del 70-80 per cento, inviando mail sms ai clienti più fidati con notizie sulle offerte. Sicuramente ci sarà un affluenza maggiore nei grandi centri commerciali e negli outlet, mentre soffriranno invece i piccoli negozi».
Lorenzo Fentini