Verso il raddoppio degli “Orti solidali”
COSSATO - Gli “orti solidali’’, al loro primo vero anno di attività avevano prodotto circa 3.300 chili di ortaggi. E’ questo il punto sorprendente di partenza ed è da questo dato che il Comune è partito per meglio pianificare e sviluppare ulteriormente il progetto relativo alla coltivazione degli appezzamenti di terreno, situati a fianco delle scuole della frazione Masseria, di proprietà del Comune. Si era partiti, poco più quasi due anni e mezzo fa, come una sorta di esperimento ed è, ormai, diventata una fonte preziosa per aiutare diverse decine di famiglie.
« L’obiettivo primario rimarrà, senza alcun dubbio, l’approvvigionamento costante dell’emporio dei freschi – afferma il vice-sindaco ed assessore ai servizi sociali Enrico Moggio – ma vogliamo riuscire a produrre una integrazione al reddito per una quindicina di soggetti che si occupano, a rotazione, degli orti. Un progetto in continua evoluzione, che chiameremo “orti 2.0’’ , che, partendo dal principio della solidarietà, punta a valorizzare, anche economicamente, il lavoro e l’impegno di queste persone. Un particolare ringraziamento lo dobbiamo al tecnico agronomo Alfredo Sunder, che ci ha seguiti, fin dall’inizio, gratuitamente, dandoci modo di migliorare sempre di più, all’associazione La Speranza, responsabile del progetto ed ai coordinatori dei tutor Carmelo Alongi e Silvia Poma».
L’autunno dello scorso anno, offrendo le marmellate attraverso le parrocchie, sono stati ricavati ben 1.200 euro e una parte di questi proventi sono stati distribuiti in buoni alimentari a favore di chi, maggiormente, si è prodigato nel terreno della Masseria. Quest’anno, il quantitativo, grazie anche alle due ampie serre, è ulteriormente aumentato.
L’obiettivo. Si intende costituire un comitato a cui aderiranno i fruitori del progetto con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenerlo. Nei mesi scorsi, alcuni prodotti sono stati trasformati (tra i quali i pomodori, ma non solo) nel laboratorio Raggio Verde di Vigliano per confezionare vasetti di salse: il primo passo per poi costituire un’apposita associazione che si occupi, gradualmente, della futura gestione degli orti, a partire da quest’anno.
Il bando. «Frattanto, ci occuperemo di trovare delle sponsorizzazioni e, a tal proposito, il Comune bandirà un apposito bando. L’aiuto, finora, c’è sempre stato: dalla messa a disposizione delle piantine, all’aratura dei campi, adesso vorremmo, per così dire, istituzionalizzarlo - conclude Enrico Moggio -. Le opzioni per il futuro per un ritorno economico per i frequentatori degli orti sono diverse: dai buoni spesa agli stage remunerati delle cooperative agricole, verso le quali potrebbero essere dirottati i prodotti in eccesso degli orti. Alcuni migranti, ospiti della struttura situata a Castellengo, in questi ultimi mesi ci hanno dato una grossa mano, ovviamente affiancati a dei “tutor”: un esperimento importante per il loro inserimento».
Franco Graziola
COSSATO - Gli “orti solidali’’, al loro primo vero anno di attività avevano prodotto circa 3.300 chili di ortaggi. E’ questo il punto sorprendente di partenza ed è da questo dato che il Comune è partito per meglio pianificare e sviluppare ulteriormente il progetto relativo alla coltivazione degli appezzamenti di terreno, situati a fianco delle scuole della frazione Masseria, di proprietà del Comune. Si era partiti, poco più quasi due anni e mezzo fa, come una sorta di esperimento ed è, ormai, diventata una fonte preziosa per aiutare diverse decine di famiglie.
« L’obiettivo primario rimarrà, senza alcun dubbio, l’approvvigionamento costante dell’emporio dei freschi – afferma il vice-sindaco ed assessore ai servizi sociali Enrico Moggio – ma vogliamo riuscire a produrre una integrazione al reddito per una quindicina di soggetti che si occupano, a rotazione, degli orti. Un progetto in continua evoluzione, che chiameremo “orti 2.0’’ , che, partendo dal principio della solidarietà, punta a valorizzare, anche economicamente, il lavoro e l’impegno di queste persone. Un particolare ringraziamento lo dobbiamo al tecnico agronomo Alfredo Sunder, che ci ha seguiti, fin dall’inizio, gratuitamente, dandoci modo di migliorare sempre di più, all’associazione La Speranza, responsabile del progetto ed ai coordinatori dei tutor Carmelo Alongi e Silvia Poma».
L’autunno dello scorso anno, offrendo le marmellate attraverso le parrocchie, sono stati ricavati ben 1.200 euro e una parte di questi proventi sono stati distribuiti in buoni alimentari a favore di chi, maggiormente, si è prodigato nel terreno della Masseria. Quest’anno, il quantitativo, grazie anche alle due ampie serre, è ulteriormente aumentato.
L’obiettivo. Si intende costituire un comitato a cui aderiranno i fruitori del progetto con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenerlo. Nei mesi scorsi, alcuni prodotti sono stati trasformati (tra i quali i pomodori, ma non solo) nel laboratorio Raggio Verde di Vigliano per confezionare vasetti di salse: il primo passo per poi costituire un’apposita associazione che si occupi, gradualmente, della futura gestione degli orti, a partire da quest’anno.
Il bando. «Frattanto, ci occuperemo di trovare delle sponsorizzazioni e, a tal proposito, il Comune bandirà un apposito bando. L’aiuto, finora, c’è sempre stato: dalla messa a disposizione delle piantine, all’aratura dei campi, adesso vorremmo, per così dire, istituzionalizzarlo - conclude Enrico Moggio -. Le opzioni per il futuro per un ritorno economico per i frequentatori degli orti sono diverse: dai buoni spesa agli stage remunerati delle cooperative agricole, verso le quali potrebbero essere dirottati i prodotti in eccesso degli orti. Alcuni migranti, ospiti della struttura situata a Castellengo, in questi ultimi mesi ci hanno dato una grossa mano, ovviamente affiancati a dei “tutor”: un esperimento importante per il loro inserimento».
Franco Graziola