Vento e gelo, agricoltura in ginocchio
In diverse zone, anche di pianura, la colonnina di mercurio è scesa sottozero.
I danni ai vigneti sono a macchia d’olio, in particolare nella zona del Bramaterra, colpitissima soprattutto tra Masserano Brusnengo, Lessona e Roasio. Colpite allo stesso modo le località più umide del Gattinara, dove si produce l’omonima e pregiata Docg: l’evidenza dei danni sarà palese tra un paio di giorni.
Danni ingenti anche nel basso Biellese e, in particolare, l’area dell’Erbaluce di Caluso Docg, tra Viverone e Roppolo, cui si aggiunge la zona di Cavaglià (colpita non solo nei vigneti, ma anche nei frutteti). Devastate le coltivazioni di kiwi. In alcune zone, l’altra mattina è ghiacciata l’acqua da poco immessa nelle risaie.
Il maltempo ha toccato anche le piante da frutto e gli ortaggi, compresi quelli in serra che, visto il caldo degli ultimi giorni, si trovavano già ad uno stato avanzato di vegetazione. Ripercussioni anche per gli apicoltori: il vento, unito alla siccità, sta danneggiando la fioritura dell’acacia.
«Si è verificata una concatenazione di fattori climatici - sottolinea il presidente di Coldiretti Vercelli Biella Paolo Dellarole - che ha fatto cambiare in modo repentino le temperature, passando dal forte caldo alla brina. D’altronde a marzo, ad esempio, la temperatura è stata di ben 2,5 gradi centigradi superiore alla media del periodo di riferimento mentre le preciptazioni sono praticamente state dimezzate, arrivando ad un -54%. Sbalzi che sempre di più si stanno verificando sui nostri territori e che portano, però, conseguenze negative per le colture».
I tecnici di Coldiretti Vercelli Biella sono in allerta ed al lavoro per monitorare tempestivamente la situazione.
«A preoccupare - conclude Coldiretti - è il repentino capovolgersi del tempo con i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura dei nostri territori, che si sono acuiti negli ultimi anni».
Danni per 14 miliardi. I dati, anche a livello nazionale, parlano chiaro: l’agricoltura italiana ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.
In diverse zone, anche di pianura, la colonnina di mercurio è scesa sottozero.
I danni ai vigneti sono a macchia d’olio, in particolare nella zona del Bramaterra, colpitissima soprattutto tra Masserano Brusnengo, Lessona e Roasio. Colpite allo stesso modo le località più umide del Gattinara, dove si produce l’omonima e pregiata Docg: l’evidenza dei danni sarà palese tra un paio di giorni.
Danni ingenti anche nel basso Biellese e, in particolare, l’area dell’Erbaluce di Caluso Docg, tra Viverone e Roppolo, cui si aggiunge la zona di Cavaglià (colpita non solo nei vigneti, ma anche nei frutteti). Devastate le coltivazioni di kiwi. In alcune zone, l’altra mattina è ghiacciata l’acqua da poco immessa nelle risaie.
Il maltempo ha toccato anche le piante da frutto e gli ortaggi, compresi quelli in serra che, visto il caldo degli ultimi giorni, si trovavano già ad uno stato avanzato di vegetazione. Ripercussioni anche per gli apicoltori: il vento, unito alla siccità, sta danneggiando la fioritura dell’acacia.
«Si è verificata una concatenazione di fattori climatici - sottolinea il presidente di Coldiretti Vercelli Biella Paolo Dellarole - che ha fatto cambiare in modo repentino le temperature, passando dal forte caldo alla brina. D’altronde a marzo, ad esempio, la temperatura è stata di ben 2,5 gradi centigradi superiore alla media del periodo di riferimento mentre le preciptazioni sono praticamente state dimezzate, arrivando ad un -54%. Sbalzi che sempre di più si stanno verificando sui nostri territori e che portano, però, conseguenze negative per le colture».
I tecnici di Coldiretti Vercelli Biella sono in allerta ed al lavoro per monitorare tempestivamente la situazione.
«A preoccupare - conclude Coldiretti - è il repentino capovolgersi del tempo con i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura dei nostri territori, che si sono acuiti negli ultimi anni».
Danni per 14 miliardi. I dati, anche a livello nazionale, parlano chiaro: l’agricoltura italiana ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.