Uib e Ance insieme: edilizia più reattiva

Con la firma ufficiale, avvenuta mercoledì, dell’accordo annunciato a luglio scorso tra Uib e Ance Biella, diventa pienamente operativa la collaborazione tra le due associazioni territoriali. Una collaborazione che, sulla scorta dell’accordo nazionale fra Confindustria e Ance, è finalizzata a garantire, in ambito locale, agli associati di Ance i servizi messi a disposizione dalle territoriali confindustriali, sviluppando una maggior sinergia fra gli enti. In parole povere, da ieri, Ance Biella si è associata a Uib, mettendo in campo un’operazione vantaggiosa per entrambe le associazioni: da un lato, per l’Unione degli industriali biellesi che acquisisce un socio rappresentativo in un settore economico non merceologicamente “coperto”; dall’altro, per Ance Biella che potrà fruire di un sistema ampio e integrato di servizi per le proprie imprese. «Questo accordo - ha spiegato il presidente Uib, Carlo Piacenza - permette l’integrazione delle due associazioni e consente a Uib di diversificare su comparti non soltanto tessili. L’edilizia è un settore che presenta ancora sofferenze diffuse, ma il contesto, grazie anche agli investimenti che il manifatturiero sta attuando per affrontare la complessa fenomenologia della cosiddetta Industria 4.0 i quali, in taluni casi, richiedono espansione delle strutture produttive, può trovare un nuovo stimolo». Anche nel Biellese, il settore edile sta conoscendo, soprattutto nel settore del conto terzi, una piccola ripresa grazie alle agevolazioni e ai bonus. Lo ha confermato presidente di Ance Biella, Francesco Panuccio. «La crisi ha inciso profondamente sull’edilizia locale - ha spiegato -. Basti pensare che, a oggi, sono circa 900 gli iscritti alla Cassa Edile, mentre nemmeno dieci anni fa essi erano circa 1.900. Cinquanta sono poi le aziende associate a Ance Biella, per un totale di 450 dipendenti. Di queste, una decina contano più di 20 dipendenti, un’altra ventina hanno un numero di dipendenti tra i 10 e i 20. Le restanti contano mediamente meno di 10 dipendenti». Attualmente, il Biellese non vede ancora una netta ripresa dell’edilizia e, negli anni più recenti, ha conosciuto il fenomeno della moltiplicazione delle partite Iva nel settore. «Un settore - ha aggiunto Francesco Panuccio - che è principalmente polarizzato sui due pilastri dell’edilizia in senso stretto e del movimento terra. Una positiva notizia arriva dal mercato immobiliare, nel senso che se il “nuovo” è ancora fermo, l’esistente appare invece essere più rispondente al mercato. Non dimentichiamo che gli imprenditori edili pagano l’Imu anche sull’invenduto e questo, purtroppo, è un onere che frena i segnali di dinamismo».
Da parte di entrambi i presidenti, infine, l’auspicio che, per il ravvio dell’economia territoriale soprattutto nei settori dell’edilizia e del turismo, si possa presto risolvere il problema dei collegamenti infrastrutturali. Sia per Piacenza sia per Panuccio è essenziale giungere il prima possibile a una rete ferroviaria efficiente e diretta, sfruttando al meglio la posizione baricentrica di Biella fra Torino e Milano e garantendo lo sviluppo di un’edilizia residenziale sul territorio.
Giovanni Orso
Con la firma ufficiale, avvenuta mercoledì, dell’accordo annunciato a luglio scorso tra Uib e Ance Biella, diventa pienamente operativa la collaborazione tra le due associazioni territoriali. Una collaborazione che, sulla scorta dell’accordo nazionale fra Confindustria e Ance, è finalizzata a garantire, in ambito locale, agli associati di Ance i servizi messi a disposizione dalle territoriali confindustriali, sviluppando una maggior sinergia fra gli enti. In parole povere, da ieri, Ance Biella si è associata a Uib, mettendo in campo un’operazione vantaggiosa per entrambe le associazioni: da un lato, per l’Unione degli industriali biellesi che acquisisce un socio rappresentativo in un settore economico non merceologicamente “coperto”; dall’altro, per Ance Biella che potrà fruire di un sistema ampio e integrato di servizi per le proprie imprese. «Questo accordo - ha spiegato il presidente Uib, Carlo Piacenza - permette l’integrazione delle due associazioni e consente a Uib di diversificare su comparti non soltanto tessili. L’edilizia è un settore che presenta ancora sofferenze diffuse, ma il contesto, grazie anche agli investimenti che il manifatturiero sta attuando per affrontare la complessa fenomenologia della cosiddetta Industria 4.0 i quali, in taluni casi, richiedono espansione delle strutture produttive, può trovare un nuovo stimolo». Anche nel Biellese, il settore edile sta conoscendo, soprattutto nel settore del conto terzi, una piccola ripresa grazie alle agevolazioni e ai bonus. Lo ha confermato presidente di Ance Biella, Francesco Panuccio. «La crisi ha inciso profondamente sull’edilizia locale - ha spiegato -. Basti pensare che, a oggi, sono circa 900 gli iscritti alla Cassa Edile, mentre nemmeno dieci anni fa essi erano circa 1.900. Cinquanta sono poi le aziende associate a Ance Biella, per un totale di 450 dipendenti. Di queste, una decina contano più di 20 dipendenti, un’altra ventina hanno un numero di dipendenti tra i 10 e i 20. Le restanti contano mediamente meno di 10 dipendenti». Attualmente, il Biellese non vede ancora una netta ripresa dell’edilizia e, negli anni più recenti, ha conosciuto il fenomeno della moltiplicazione delle partite Iva nel settore. «Un settore - ha aggiunto Francesco Panuccio - che è principalmente polarizzato sui due pilastri dell’edilizia in senso stretto e del movimento terra. Una positiva notizia arriva dal mercato immobiliare, nel senso che se il “nuovo” è ancora fermo, l’esistente appare invece essere più rispondente al mercato. Non dimentichiamo che gli imprenditori edili pagano l’Imu anche sull’invenduto e questo, purtroppo, è un onere che frena i segnali di dinamismo».
Da parte di entrambi i presidenti, infine, l’auspicio che, per il ravvio dell’economia territoriale soprattutto nei settori dell’edilizia e del turismo, si possa presto risolvere il problema dei collegamenti infrastrutturali. Sia per Piacenza sia per Panuccio è essenziale giungere il prima possibile a una rete ferroviaria efficiente e diretta, sfruttando al meglio la posizione baricentrica di Biella fra Torino e Milano e garantendo lo sviluppo di un’edilizia residenziale sul territorio.
Giovanni Orso