Marcegaglia all'assemblea Uib: «Giù le tasse e più sinergie»
(26 ott) Applausi dalla platea per il riconfermato presidente Luciano Donatelli e applausi anche per l'intervento della leader degli industriali italiani Emma Marcegaglia, stamattina a Città Studi in occasione dell'Assemblea generale dell'Unione Industriale Biellese. La presidente di Confindustria, per la seconda volta ospite dell'associazione di via Torino, con decisione ha stilato lelenco delle criticità dellattuale momento economico proponendo anche una ricetta per affrontare i prossimi mesi. «Il taglio delle tasse è indispensabile - ha spiegato -. Il governo si muova con un passo concreto dal primo gennaio. Abbiamo bisogno di certezze». Laveva anticipato nei giorni scorsi, il presidente dellUnione Industriale Luciano Donatelli. «Cosa chiederò a Emma Marcegaglia? Tre cose. Primo, non mollare sullIrap. Secondo, che ci aiuti a mantenere a Biella il presidio di ricerca e sviluppo indispensabile al distretto attraverso ingegneria tessile i cui corsi sono stati cancellati dal Politecnico dopo i tagli del ministro Gelmini. Terzo, che la nostra presidente sia lambasciatore presso il Governo e il ministro Scajola per ottenere lo stato di crisi». E così è stato. Ieri mattina, il riconfermato presidente Uib non ha tradito le attese dei circa 400 associati e a Città Studi, nel corso dellAssemblea generale, ha chiarito bene alla presidente Marcegaglia le richieste del distretto tessile.
Applausi dalla platea per lui e applausi anche per il successivo intervento della leader degli industriali italiani, che con decisione ha stilato lelenco delle criticità dellattuale momento economico proponendo anche una ricetta per affrontare i prossimi mesi. «Il taglio delle tasse è indispensabile - ha spiegato Emma Marcegaglia -. Il governo si muova con un passo concreto dal primo gennaio. Abbiamo bisogno di certezze». Ma non solo. «Torneremo alla carica sul credito di imposta per la ricerca - ha aggiunto -. Vogliamo che il provvedimento sia inserito nella nuova finanziaria». Sottolineando poi la volontà di far sì che «lo strumento della moratoria venga applicato e le banche valutino gli imprenditori non solo dai bilanci 2008 e 2009, che saranno tragici, ma dalle persone e dalle loro potenzialità», la presidente di Confindustria ha poi guardato avanti, ribandendo la necessità di un regolamento europeo sul Made in e di un allentamento dei vincoli imposti da Basilea 2. «E noi, che possiamo fare? - ha proseguito - Dobbiamo ripensarci e abituarci allidea che quanto abbiamo fatto finora deve cambiare. Dobbiamo investire, ma reperire soldi non sarà semplice se non troviamo meccanismi che permettano alle aziende di aggregarsi». Quanto poi alla formazione e, nella fattispecie, al problema della chiusura di Ingegneria tessile, la presidente ha dichiarato di volersi far carico della questione: «Telefonerò oggi stesso al ministro Scajola e lo solleciterò a prendere una posizione in merito».
26 ottobre 2009