Turismo, il Piemonte tra le regioni più penalizzate dal Covid-19
Gli esperti di prontobolletta.it hanno analizzato la situazione del settore turistico italiano con un focus principale sulla regione Piemonte.
Il Covid-19 ha messo in ginocchio l’intero settore turistico internazionale andando a ridurre gli incassi di tutti gli operatori del settore. L’Italia è stata una delle nazioni europee più colpite e il sistema a colori non è riuscito a dare i risultati sperati. Non tutte le regioni però hanno subito le stesse perdite di incassi. In questo articolo gli esperti di prontobolletta.it hanno analizzato la situazione del settore turistico italiano con un focus principale sulla regione Piemonte.
Le regioni più penalizzate dal Covid
Le regioni del centro-sud sembrerebbero essere state quelle più penalizzate dalla pandemia con 5 regioni nelle prime 6 posizioni. Le regioni del centro infatti fanno registrare un -71% degli incassi rispetto al 2019.
Prima regione nella classifica dei decrementi di incassi derivanti dal settore turistico è il Lazio che sfiora un -75% nella spesa per visite culturali, spettacoli e attrazioni. A seguire troviamo Toscana (-69,2%), Campania (-69,2%),Sicilia (-68,8), Veneto (- 63,3%) e la Basilicata che si stabilizza su un meno 62%.
La Lombardia si trova settima in classifica mostrando, al contrario del Lazio, una certa propensione alla clientela Business, che nonostante le restrizioni ha continuato in minima parte a viaggiare. La regione che ha visto la minore diminuzione degli incassi è il Molise che nel 2020 ha mostrato una situazione stabile registrando solamente un -5,7%, simbolo di un turismo prettamente locale che è riuscito a ripartire nei mesi successivi alle riaperture.
Nella tabella qui sotto sono riportate le variazioni % degli incassi derivanti dal turismo tra il 2019 e il 2020.
Il Piemonte
La regione Piemonte si è classificata in ottava posizione in questa speciale classifica. Il decremento negli incassi del settore turistico tra il 2019 e il 2020 è stato del -50,33%, inferiore alla media italiana che è di quasi il 61%. Considerando il nord-ovest che ha fatto registrare un decremento medio del -56,06% la regione Piemonte è stata una delle migliori. I turisti stranieri sono stati il -56% portando ad una variazione della spesa derivante dal turismo estero del -52%.
Gli scenari di ripresa
La fine di quest’anno sarà l’ago della bilancia per capire quale potrà essere la crescita del settore e la velocità della ripartenza nel 2022. Secondo un approfondimento dello scorso maggio, Il Sole 24 Ore prospetta una ripresa del 67% per il 2021, che porterebbe una magra consolazione a tutti gli operatori del settore.
Le mete preferite dai turisti, italiani e stranieri, saranno ancora una volta le grandi città d’arte come Roma, Milano, Firenze, Napoli e Venezia, senza dimenticare però i piccoli borghi e le città costiere.
Secondo gli analisti della banca Intesa San Paolo non dovremo aspettare troppo tempo prima di rivedere i turisti in Italia. Infatti con tutta probabilità, grazie al miglioramento della situazione contagi e della campagna vaccinale, nel 2022 le città italiane potrebbero vedere un afflusso di turisti pari a quello del 2019, trainato da una nuova concezione di turismo basato sullo sport e sul risparmio energetico. Cicloturismo, escursionismo e turismo sportivo, potrebbero essere l’arma vincente per la ripartenza soprattutto dopo i recenti successi sportivi che hanno acceso un potente faro sulla nostra nazione.