Turismo, Biella riparte dalle fabbriche
BIELLA - Trentamila euro tondi tondi provenienti dalla Regione Piemonte per andare a caccia del tesoretto che l’Europa metterà a disposizione degli enti e dei consorzi che si occupano di turismo. E’ questo il risultato del bando che la Regione Piemonte aveva predisposto mesi fa e a cui ha partecipato solamente l’Atl di Biella che, per la bontà dell’idea presentata ha ottenuto il finanziamento. Il titolo del progetto è abbastanza eloquente: “Biella: fabbrica culturale e creativa” e a spiegarne i contenuti è proprio il presidente Atl Biella, Luciano Rossi. Che premette: «Il documento è stato redatto a quattro mani, insieme al Comune di Biella. Poi abbiamo deciso di presentarlo noi, per questioni burocratiche. I fondi che ci sono stati assegnati sono importanti perché ci consentiranno di sviluppare l’idea in modo più analitico e andare a caccia dei soldoni che l’Europa mette a disposizione per incentivare il turismo». E il tutto non poteva che partire dalle fabbriche e dalla loro storia.
«Biella deve essere vista nel suo insieme - sottolinea ancora Rossi - e dunque bisogna immaginare e progettare dei percorsi che la uniscano. Dall’asse del Cervo, che ospita realtà importanti a livello culturale ed economico come la Fondazione Pistoletto, il Lanificio Pria e Sella Lab solo per citarne alcune, la Biella Piano, con il suo centro storico che vede il rilancio attraverso il progetto 015, al Piazzo, rivitalizzato anche grazie alle tante iniziative che sono organizzate a Palazzo Gromo Losa e che ha tante altre potenzialità». Solamente con i soldi dell’Europa, dunque, si potranno attivare percorsi importanti per il rilancio della città. «Il Biellese - aggiunge Rossi - è riuscito a fare squadra. Abbiamo già individuato, tramite Luisa Bocchietto, il partner operativo che andrà a stilare il progetto vero e proprio per partecipare ai futuri bandi europei. Si tratta dello studio Polidesign di Milano. Una scelta oculata che ci è consentita proprio grazie ai fondi della Regione Piemonte che ha incentivato con questo bando la progettualità». Biella dunque riparte dalla sua storia, da quelle fabbriche che l’hanno resa celebre nel mondo. «Questa - conclude Rossi - è la scelta politica che è stata fatta e con i fondi europei che, se saremo bravi, potremo intercettare, avremo un importante strumento per il rilancio della città, non solamente nell’ambito turistico».
Enzo Panelli
BIELLA - Trentamila euro tondi tondi provenienti dalla Regione Piemonte per andare a caccia del tesoretto che l’Europa metterà a disposizione degli enti e dei consorzi che si occupano di turismo. E’ questo il risultato del bando che la Regione Piemonte aveva predisposto mesi fa e a cui ha partecipato solamente l’Atl di Biella che, per la bontà dell’idea presentata ha ottenuto il finanziamento. Il titolo del progetto è abbastanza eloquente: “Biella: fabbrica culturale e creativa” e a spiegarne i contenuti è proprio il presidente Atl Biella, Luciano Rossi. Che premette: «Il documento è stato redatto a quattro mani, insieme al Comune di Biella. Poi abbiamo deciso di presentarlo noi, per questioni burocratiche. I fondi che ci sono stati assegnati sono importanti perché ci consentiranno di sviluppare l’idea in modo più analitico e andare a caccia dei soldoni che l’Europa mette a disposizione per incentivare il turismo». E il tutto non poteva che partire dalle fabbriche e dalla loro storia.
«Biella deve essere vista nel suo insieme - sottolinea ancora Rossi - e dunque bisogna immaginare e progettare dei percorsi che la uniscano. Dall’asse del Cervo, che ospita realtà importanti a livello culturale ed economico come la Fondazione Pistoletto, il Lanificio Pria e Sella Lab solo per citarne alcune, la Biella Piano, con il suo centro storico che vede il rilancio attraverso il progetto 015, al Piazzo, rivitalizzato anche grazie alle tante iniziative che sono organizzate a Palazzo Gromo Losa e che ha tante altre potenzialità». Solamente con i soldi dell’Europa, dunque, si potranno attivare percorsi importanti per il rilancio della città. «Il Biellese - aggiunge Rossi - è riuscito a fare squadra. Abbiamo già individuato, tramite Luisa Bocchietto, il partner operativo che andrà a stilare il progetto vero e proprio per partecipare ai futuri bandi europei. Si tratta dello studio Polidesign di Milano. Una scelta oculata che ci è consentita proprio grazie ai fondi della Regione Piemonte che ha incentivato con questo bando la progettualità». Biella dunque riparte dalla sua storia, da quelle fabbriche che l’hanno resa celebre nel mondo. «Questa - conclude Rossi - è la scelta politica che è stata fatta e con i fondi europei che, se saremo bravi, potremo intercettare, avremo un importante strumento per il rilancio della città, non solamente nell’ambito turistico».
Enzo Panelli