Torna agli Orsi “Questo non è amore”

Torna agli Orsi “Questo non è amore”
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BIELLA - Dopo il successo dell’iniziativa “Questo non è amore” contro la violenza sulle donne voluta il giorno di San Valentino, il progetto tornerà in campo, stavolta in una piazza dove «transitano ogni giorno - come spiega il direttore Stefano Pessina -  dalle 15 alle 18mila persone». Lo stand sarà piazzato nel cuore del centro commerciale Gli Orsi alle porte di Biella nel pomeriggio dell’8 marzo. Agli operatori della polizia, verranno affiancate le psicologhe dell’associazione Paviol di Biella che fornisce assistenza alle donne maltrattate, alle persone in generale che subiscono violenza anche psicologica e anche alle persone violente stesse, che possono richiedere consigli di qualsiasi natura, sia legale sia psicologica, nel completo rispetto dell'anonimato. Lo stand verrà nuovamente piazzato con l’aiuto della Protezione civile del comune di Biella. Stavolta saranno presenti anche degli assistenti sociali.Ad annunciare il ritorno dell’interessante iniziativa di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, ma anche contro la violenza in genere, è stato il questore Alfredo Parisi che ha voluto al suo fianco lo stesso direttore degli Orsi e la presidente di Paviol, la psicologa Simona Ramella Paia. Il Questore ha rimarcato il successo del primo appuntamento, ma non è entrato nel dettaglio dei numeri. Ha però spiegato che numerose donne, quel giorno, si erano avvicinate per raccontare la loro storia, per chiedere consigli e anche per denunciare situazioni di violenza. Dai dati che provengono da Palazzo di giustizia, ben si sa che la violenza in famiglia è uno dei maggiori reati come numero tra quelli commessi nel Biellese. E il sommerso - di donne che non hanno ancora trovato il coraggio per denunciare i loro aguzzini - pare sia enorme.  In particolare, è stato illustrato il fenomeno della violenza sulle donne, spiegando che può essere soprattutto fisica ma anche psicologica, concretizzandosi tale aspetto attraverso l'umiliazione, l'isolamento, la minaccia, il controllo, l'offesa, l'emarginazione che si può tramutare nella convinzione di non valere nulla. Ma anche le continue telefonate, gli insulti, gli sms ossessivi. Ed ecco che riecheggia il tema dell’iniziativa: “Questo non è amore”.V.Ca.

BIELLA - Dopo il successo dell’iniziativa “Questo non è amore” contro la violenza sulle donne voluta il giorno di San Valentino, il progetto tornerà in campo, stavolta in una piazza dove «transitano ogni giorno - come spiega il direttore Stefano Pessina -  dalle 15 alle 18mila persone». Lo stand sarà piazzato nel cuore del centro commerciale Gli Orsi alle porte di Biella nel pomeriggio dell’8 marzo. Agli operatori della polizia, verranno affiancate le psicologhe dell’associazione Paviol di Biella che fornisce assistenza alle donne maltrattate, alle persone in generale che subiscono violenza anche psicologica e anche alle persone violente stesse, che possono richiedere consigli di qualsiasi natura, sia legale sia psicologica, nel completo rispetto dell'anonimato. Lo stand verrà nuovamente piazzato con l’aiuto della Protezione civile del comune di Biella. Stavolta saranno presenti anche degli assistenti sociali.Ad annunciare il ritorno dell’interessante iniziativa di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, ma anche contro la violenza in genere, è stato il questore Alfredo Parisi che ha voluto al suo fianco lo stesso direttore degli Orsi e la presidente di Paviol, la psicologa Simona Ramella Paia. Il Questore ha rimarcato il successo del primo appuntamento, ma non è entrato nel dettaglio dei numeri. Ha però spiegato che numerose donne, quel giorno, si erano avvicinate per raccontare la loro storia, per chiedere consigli e anche per denunciare situazioni di violenza. Dai dati che provengono da Palazzo di giustizia, ben si sa che la violenza in famiglia è uno dei maggiori reati come numero tra quelli commessi nel Biellese. E il sommerso - di donne che non hanno ancora trovato il coraggio per denunciare i loro aguzzini - pare sia enorme.  In particolare, è stato illustrato il fenomeno della violenza sulle donne, spiegando che può essere soprattutto fisica ma anche psicologica, concretizzandosi tale aspetto attraverso l'umiliazione, l'isolamento, la minaccia, il controllo, l'offesa, l'emarginazione che si può tramutare nella convinzione di non valere nulla. Ma anche le continue telefonate, gli insulti, gli sms ossessivi. Ed ecco che riecheggia il tema dell’iniziativa: “Questo non è amore”.V.Ca.

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