Tessitura: il made in Biella cresce

Tessitura: il made in Biella cresce
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Non nasconde la propria soddisfazione, il presidente di Ideabiella, Alessandro Barberis Canonico, davanti alle performance 2015 della tessitura made in Biella quali emergono dai dati delle aziende aderenti al salone che, martedì al Portello di Fieramilanocity nel contesto di Milano Unica, aprirà la sua 75ª edizione (56 le linee italiane e 11 quelle straniere presenti). «Ancora una volta - dice, infatti, Alessandro Barberis Canonico - le nostre aziende espositrici hanno dato un importante, positivo contributo alla tessitura italiana, nonostante l’inversione di tendenza fatta registrare dal settore nel suo complesso». Parole chiare e, soprattutto, stimolate da dati precisi: sulla base di una ricerca condotta su un campione altamente rappresentativo degli espositori che parteciperanno a questa edizione di Ideabiella, infatti, si sono registrati risultati ancora in significativa crescita per i tessuti di lana, ma positivi anche per quelli di cotone, lino e seta. I dati. A crescere ancora, tanto per cominciare, è stato, in primis, il fatturato complessivo 2015, in aumento del +4% su base tendenziale, soprattutto grazie al positivo andamento delle aziende espositrici italiane, che rappresentano circa l’85% delle 63 aziende che hanno partecipato alla ricerca. Risulta, invece, stabile l’andamento del fatturato complessivo degli espositori stranieri. L’incremento è stato, in particolare, trascinato dalle esportazioni (+5,2%). Soprattutto degna di nota è stata l’inversione di tendenza dell’occupazione che, nelle aziende italiane di Ideabiella, ha registrato un +2%: si tratta del primo segno positivo dall’inizio della crisi. Questo risultato positivo è stato determinato dalla continuazione delle buone performance delle aziende laniere, il cui fatturato è cresciuto del +4,97%, mentre l’export ha fatto segnare un +5,91%. Anche il fatturato (+ 1,29 %) e l’export (+2,33%) delle aziende del comparto cotone-lino-seta è risultato in crescita, in controtendenza con i dati a livello nazionale.

Giovanni Orso

 

Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 6 febbraio 2016

Non nasconde la propria soddisfazione, il presidente di Ideabiella, Alessandro Barberis Canonico, davanti alle performance 2015 della tessitura made in Biella quali emergono dai dati delle aziende aderenti al salone che, martedì al Portello di Fieramilanocity nel contesto di Milano Unica, aprirà la sua 75ª edizione (56 le linee italiane e 11 quelle straniere presenti). «Ancora una volta - dice, infatti, Alessandro Barberis Canonico - le nostre aziende espositrici hanno dato un importante, positivo contributo alla tessitura italiana, nonostante l’inversione di tendenza fatta registrare dal settore nel suo complesso». Parole chiare e, soprattutto, stimolate da dati precisi: sulla base di una ricerca condotta su un campione altamente rappresentativo degli espositori che parteciperanno a questa edizione di Ideabiella, infatti, si sono registrati risultati ancora in significativa crescita per i tessuti di lana, ma positivi anche per quelli di cotone, lino e seta. I dati. A crescere ancora, tanto per cominciare, è stato, in primis, il fatturato complessivo 2015, in aumento del +4% su base tendenziale, soprattutto grazie al positivo andamento delle aziende espositrici italiane, che rappresentano circa l’85% delle 63 aziende che hanno partecipato alla ricerca. Risulta, invece, stabile l’andamento del fatturato complessivo degli espositori stranieri. L’incremento è stato, in particolare, trascinato dalle esportazioni (+5,2%). Soprattutto degna di nota è stata l’inversione di tendenza dell’occupazione che, nelle aziende italiane di Ideabiella, ha registrato un +2%: si tratta del primo segno positivo dall’inizio della crisi. Questo risultato positivo è stato determinato dalla continuazione delle buone performance delle aziende laniere, il cui fatturato è cresciuto del +4,97%, mentre l’export ha fatto segnare un +5,91%. Anche il fatturato (+ 1,29 %) e l’export (+2,33%) delle aziende del comparto cotone-lino-seta è risultato in crescita, in controtendenza con i dati a livello nazionale.

Giovanni Orso

 

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