Tessitura e sartoria: incontro tra eccellenze a Pollone con Piacenza e Brioni

Tessitura e sartoria: incontro tra eccellenze a Pollone con Piacenza e Brioni
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Sono due nomi che nel mondo dell’eleganza significano, ciascuno nel proprio campo, qualcosa che è ben di più dell’eccellente artigianalità made i Italy: significano addirittura arte. Sono Piacenza e Brioni. L’uno vuol dire, da secoli, fibre nobilissime e tessuti inarrivabili; l’altro significa capi sartoriali da uomo perfetti. E domani, venerdì 20 gennaio, proprio queste due arti, la tessitura e la sartoria maschile, si incontreranno a Pollone, nella sede del prestigioso lanificio biellese la cui storia parte dal 1733 e che è oggi sinonimo non solo di un’eccellenza  produttiva con una storia di quattordici generazioni di tessitori, ma anche di etica di impresa e di sostenibilità ambientale. Saranno una trentina i sarti di Brioni che, domani mattina, arriveranno a Pollone. «Un incontro - spiega il brand manager di “F.lli Piacenza”, Vasiliy Piacenza - che conferma la grande attenzione di Brioni non solo per lo stile, ma per l’intera filiera tessile a partire dalla materia prima». Fondato a Roma nel 1945, Brioni è riconosciuto come il più prestigioso marchio di abbigliamento sartoriale maschile del mondo. Sotto la guida dell’Ad Gianluca Flore, Brioni disegna e produce collezioni sartoriali ready-to-wear, accessori in pelle, scarpe, occhiali e fragranze, unitamente a capi bespoke. L’azienda è parte di Kering, gruppo leader mondiale nell’abbigliamento e accessori di lusso, sport & lifestyle. A guidare Kering nella scelta dei suoi fornitori e partner, è soprattutto l’attenzione per gli aspetti concernenti la sostenibilità produttiva e l’etica d’impresa. E questo criterio non poteva che condurre a una realtà come  “F.lli Piacenza”. Il brand biellese sul cui logo rosso spicca, indomito, il cardo e l’anno (1733) di fondazione dell’azienda, ha una storia blasonata che si interseca da sempre  con i valori della sostenibilità ambientale. A tacere del Parco Burcina (cui dette vita, sin dal 1840, proprio Giovanni Piacenza), l’ecosostenibilità di “F.lli Piacenza” è oggi qualcosa che mette insieme tradizione (le pezze sono rifinite con garzatrici moderne che impiegano realmente i cardi vegetali secondo procedimenti antichi) e innovazione (l’azienda, sin dal 1996, si è dotata di un depuratore biologico che permette che tutte le acque necessarie alla produzione vengano in parte riutilizzate e poi restituite pulite, mentre fa dell’efficienza energetica un suo punto qualificante). La esclusiva certificazione Gots “sigilla” poi la tracciabilità lungo tutta la filiera di una linea di tessuti Piacenza. «È proprio il patrimonio comune di valori e di visioni che dividiamo con Brioni il punto di partenza dell’incontro di domani - dice Vasiliy Piacenza -. La visita aziendale consentirà ai sarti di Brioni di vedere e capire a fondo la genesi dei tessuti che vengono poi affidati alle loro mani esperte. Dietro un capo elegante, infatti, non ci sono solo telai e forbici, ma anche una filosofia di vita  che parte dalla fibra originaria. È con questo spirito che presenteremo ai sarti di Brioni il nostro modo di lavorare che coincide con il nostro stesso modo di essere. Del resto, il Biellese, è storicamente terra feconda per i modelli etici di impresa: fanno parte della sua immagine e rappresentano un plus per il suo stesso sistema imprenditoriale. Un plus da non perdere». Dopo la visita del mattino, prima di rientrare in stabilimento per un briefing con i disegnatori di “F.lli Piacenza” nel pomeriggio, i sarti di Brioni parteciperanno a un aperitivo nello storico palazzo della famiglia Piacenza, nel centro di Pollone, e a un pranzo al ristorante “Il Patio” dove lo chef  stellato Sergio Vineis servirà un menù del territorio appositamente curato per l’occasione. «Un menù a km 0 nei cibi e nei vini - conclude Vasiliy Piacenza -: un  modo per fornire un’immagine completa di un territorio dove il know how per il bello e il ben fatto sa accompagnarsi egregiamente anche a quello per ciò che è buono».

Giovanni Orso   

Sono due nomi che nel mondo dell’eleganza significano, ciascuno nel proprio campo, qualcosa che è ben di più dell’eccellente artigianalità made i Italy: significano addirittura arte. Sono Piacenza e Brioni. L’uno vuol dire, da secoli, fibre nobilissime e tessuti inarrivabili; l’altro significa capi sartoriali da uomo perfetti. E domani, venerdì 20 gennaio, proprio queste due arti, la tessitura e la sartoria maschile, si incontreranno a Pollone, nella sede del prestigioso lanificio biellese la cui storia parte dal 1733 e che è oggi sinonimo non solo di un’eccellenza  produttiva con una storia di quattordici generazioni di tessitori, ma anche di etica di impresa e di sostenibilità ambientale. Saranno una trentina i sarti di Brioni che, domani mattina, arriveranno a Pollone. «Un incontro - spiega il brand manager di “F.lli Piacenza”, Vasiliy Piacenza - che conferma la grande attenzione di Brioni non solo per lo stile, ma per l’intera filiera tessile a partire dalla materia prima». Fondato a Roma nel 1945, Brioni è riconosciuto come il più prestigioso marchio di abbigliamento sartoriale maschile del mondo. Sotto la guida dell’Ad Gianluca Flore, Brioni disegna e produce collezioni sartoriali ready-to-wear, accessori in pelle, scarpe, occhiali e fragranze, unitamente a capi bespoke. L’azienda è parte di Kering, gruppo leader mondiale nell’abbigliamento e accessori di lusso, sport & lifestyle. A guidare Kering nella scelta dei suoi fornitori e partner, è soprattutto l’attenzione per gli aspetti concernenti la sostenibilità produttiva e l’etica d’impresa. E questo criterio non poteva che condurre a una realtà come  “F.lli Piacenza”. Il brand biellese sul cui logo rosso spicca, indomito, il cardo e l’anno (1733) di fondazione dell’azienda, ha una storia blasonata che si interseca da sempre  con i valori della sostenibilità ambientale. A tacere del Parco Burcina (cui dette vita, sin dal 1840, proprio Giovanni Piacenza), l’ecosostenibilità di “F.lli Piacenza” è oggi qualcosa che mette insieme tradizione (le pezze sono rifinite con garzatrici moderne che impiegano realmente i cardi vegetali secondo procedimenti antichi) e innovazione (l’azienda, sin dal 1996, si è dotata di un depuratore biologico che permette che tutte le acque necessarie alla produzione vengano in parte riutilizzate e poi restituite pulite, mentre fa dell’efficienza energetica un suo punto qualificante). La esclusiva certificazione Gots “sigilla” poi la tracciabilità lungo tutta la filiera di una linea di tessuti Piacenza. «È proprio il patrimonio comune di valori e di visioni che dividiamo con Brioni il punto di partenza dell’incontro di domani - dice Vasiliy Piacenza -. La visita aziendale consentirà ai sarti di Brioni di vedere e capire a fondo la genesi dei tessuti che vengono poi affidati alle loro mani esperte. Dietro un capo elegante, infatti, non ci sono solo telai e forbici, ma anche una filosofia di vita  che parte dalla fibra originaria. È con questo spirito che presenteremo ai sarti di Brioni il nostro modo di lavorare che coincide con il nostro stesso modo di essere. Del resto, il Biellese, è storicamente terra feconda per i modelli etici di impresa: fanno parte della sua immagine e rappresentano un plus per il suo stesso sistema imprenditoriale. Un plus da non perdere». Dopo la visita del mattino, prima di rientrare in stabilimento per un briefing con i disegnatori di “F.lli Piacenza” nel pomeriggio, i sarti di Brioni parteciperanno a un aperitivo nello storico palazzo della famiglia Piacenza, nel centro di Pollone, e a un pranzo al ristorante “Il Patio” dove lo chef  stellato Sergio Vineis servirà un menù del territorio appositamente curato per l’occasione. «Un menù a km 0 nei cibi e nei vini - conclude Vasiliy Piacenza -: un  modo per fornire un’immagine completa di un territorio dove il know how per il bello e il ben fatto sa accompagnarsi egregiamente anche a quello per ciò che è buono».

Giovanni Orso   

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