Tessile-moda: in giugno torna a crescere l’export verso la Russia (+13,3%)

Tessile-moda: in giugno torna a crescere l’export verso la Russia (+13,3%)
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo le forti perdite accusate nel 2014-2015, la Russia sta risalendo la china ed evidenzia un deciso recupero. L’export di tessile-moda nei primi cinque mesi del 2016, secondo le elaborazioni Smi su dati Istat, rallenta fortemente il calo al -5,5%, a fronte di un cedimento superiore al -32% accusato nel medesimo periodo del 2015. “Ancor più soddisfacenti si rivelano i dati del solo mese di giugno” afferma il direttore generale di Smi, Gianfranco Di Natale (in foto). Secondo i dati diffusi dalle Dogane Russe ed elaborati dall’Ice di Mosca, nel mese di giugno le importazioni russe dall’Italia di moda e accessori presentano un aumento del +13,3% rispetto a quanto si era registrato lo scorso anno in giugno. “La crescita - aggiunge Di Natale - risulta generalizzata a tutte le principali merceologie del sistema moda. Aumenti superiori all’11% si registrano per abbigliamento e calzature, oltre il 20% per occhiali e pelletteria, +50% per l’oreficeria.”

Con riferimento all’abbigliamento, l’Italia peraltro performa anche meglio degli altri principali competitors: “Sempre in giugno – conclude il direttore generale di Smi -, infatti, la Cina cede ancora il -10,3%, l’India il -11,9%”.

Giovanni Orso

Dopo le forti perdite accusate nel 2014-2015, la Russia sta risalendo la china ed evidenzia un deciso recupero. L’export di tessile-moda nei primi cinque mesi del 2016, secondo le elaborazioni Smi su dati Istat, rallenta fortemente il calo al -5,5%, a fronte di un cedimento superiore al -32% accusato nel medesimo periodo del 2015. “Ancor più soddisfacenti si rivelano i dati del solo mese di giugno” afferma il direttore generale di Smi, Gianfranco Di Natale (in foto). Secondo i dati diffusi dalle Dogane Russe ed elaborati dall’Ice di Mosca, nel mese di giugno le importazioni russe dall’Italia di moda e accessori presentano un aumento del +13,3% rispetto a quanto si era registrato lo scorso anno in giugno. “La crescita - aggiunge Di Natale - risulta generalizzata a tutte le principali merceologie del sistema moda. Aumenti superiori all’11% si registrano per abbigliamento e calzature, oltre il 20% per occhiali e pelletteria, +50% per l’oreficeria.”

Con riferimento all’abbigliamento, l’Italia peraltro performa anche meglio degli altri principali competitors: “Sempre in giugno – conclude il direttore generale di Smi -, infatti, la Cina cede ancora il -10,3%, l’India il -11,9%”.

Giovanni Orso

Seguici sui nostri canali