Tessile biellese: orizzonte Brasile

Tessile biellese: orizzonte Brasile
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Per il tessile-moda italiano, ma non solo, il Brasile può rappresentare una frontiera importante con potenzialità crescenti.

Per il tessile-moda italiano, ma non solo, il Brasile può rappresentare una frontiera importante con potenzialità crescenti. Con una superficie pario a 2,2 volte quella dell’Unione Europea, il Brasile (diviso in 26 Stati convenzionalmente raggruppati in 5 grandi regioni) è un’area da 186 milioni di abitanti, quasi il 40% dell’Unione europea, il triplo dell’Italia. In particolare,  il 30% dei brasiliani ha meno di 14 anni e solo l’8% ha più di 65 anni. Quindi si tratta di un Paese giovane, con una grande spinta alla crescita. Non è un caso che, nel maggio scorso Smi, l’associazione che raccoglie le aziende della filiera tessile-abbigliamento-moda made in Italy, abbia, per la sesta volta dal 2008, organizzato una missione strategica alla quale hanno partecipato varie imprese italiane di settore. «Siamo convinti che questa terra potrà dare grandi soddisfazioni - dichiarò, nell’occasione,  Stefano Festa Marzotto, consigliere delegato per la Promozione Internazionale di Smi, che sarà uno dei relatori al seminario previsto per oggi in Uib (vedi box sotto) - . Il Brasile dimostra di accogliere con calore, disponibilità ed entusiasmo chi ne sa valutare le grandi opportunità».
Il Biellese. Le elaborazioni in percentuale dei dati Coeweb Istat parlano chiaro. Nel primo semestre dell’anno, l’export biellese di filati di fibre tessile verso il Brasile è cresciuto, su base tendenziale, del +29,67% in valore. Il semestre, però, è stato particolarmente dinamico per quanto riguarda i tessuti made in BIella. SEmpre misurato su base tendenziale, le vendite estere di tessuti biellesi verso il Brasile sono cresciute, nel primo semestre dell’anno, del +91,2%. Se si considera che, nel periodo in esame, l’export complessivo di tessuti made in Biella verso i paesi dell’Area Bric (Brasile, Russia, India e cIna) ha subito in decremento complessivo del -20,8%, il dato dell’export verso il singolo Brasile assume un valore ancora più peculiare per sottolineare l’interesse di questo mercato per le produzione tipicamente rappresentata dalla tipologia biellese. A Prato, infatti, il flusso di export di tessuti verso il Brasile, nello stesso periodo e sempre su base tendenziale, ha infatti visto un decremento paria a -19,9%. A flettere, nel primo semestre 2014, anche per quanto riguarda il Biellese sono state invece le vendite estere verso il Brasile di “altri prodotti tessili” (-52,5%)  e di “prodotti abbigliamento esclusi articoli in pelliccia”. In querst’ultimo caso, la flessione è stata massiccia (-94,4%), ma ariva dopo che nel primo semestre 2013  rispetto allo stesso periodo 2012, l’incremento era stato del +73%.  Nel primo semestre 2014, tuttavia, l’export di prodotti di abbigliamento made in Biella verso i Paesi  dell’area Bric è stato positivo (+4,42%). 
Giovanni Orso

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