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Su F.lli Cerruti il sindacato si spacca

Sasso (Filctem Biella): «Deroga alla legge. Sospetto che gli esuberi siano già stati individuati»

Su F.lli Cerruti il sindacato si spacca
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Su F.lli Cerruti il sindacato si spacca

Sull’accordo preliminare aziendale per gli ammortizzatori sociali e il licenziamento collettivo al Lanificio F.lli Cerruti, l’unità sindacale si spacca: Filctem Cgil Biella (sindacato di minoranza nelle Rsu aziendali) non ha sottoscritto il documento, ritenendo che esso possa costituire un “precedente pericoloso” per il tessile locale .

E’ accaduto in occasione dell’assemblea dei lavoratori dello storico lanificio che impiega 232 addetti. Nelle scorse settimane, il management di F.lli Cerruti aveva annunciato trenta esuberi e si era aperta una trattativa con le parti sindacali di settore. Dopo vari incontri, l’azienda ha proposto a Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil una bozza di accordo che focalizza su due fondamentali strumenti le possibili soluzioni al periodo di crisi e il progetto di rilancio delle proprie attività di produzione: un anno di contratto di solidarietà (durante il quale i livelli occupazionali resteranno invariati) e, quindi, l’apertura della procedura di licenziamento collettivo che riguarderà gli esuberi.

Situazione ingarbugliata

«Ma è sull’ultimo miglio che la situazione si é ingarbugliata - dichiara Filippo Sasso, segretario di Filctem Cgil Biella -. L’azienda, infatti, ha proposto nella bozza, fra le tante deroghe su cui si poteva anche transigere, una deroga inaccettabile proprio sui criteri della legge 223 del 1991 circa l’individuazione degli esuberi e, a fronte della richiesta sindacale di modifica, si è dichiarata indisponibile alla discussione».

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