Somministrazione di lavoro: un patto tra Cna Biella e Cooperjob

Somministrazione di lavoro: un patto tra Cna Biella e Cooperjob
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Si chiama “somministrazione di lavoro” ed è uno strumento contrattuale cui fanno perlopiù ricorso (dati i costi e  gli adempimenti che esso comporta) le imprese più grandi e strutturate per gestire principalmente situazione di picco produttivo. Uno strumento molto utile e flessibile che, da oggi, grazie ad un accordo  di collaborazione tra Cna Biella e Cooperjob, l’agenzia di somministrazione lavoro del Gruppo Cooperativo Cgm, viene finalmente messo a disposizione, in modo semplice e vantaggioso, anche delle aziende artigiane e delle microimprese biellesi associate. La presentazione è avvenuta mercoledì mattina, nella sede di Cna Biella. «Un accordo che rappresenta la collaborazione fra due settori importanti del nostro territorio ossia l’artigianato e le cooperative - ha detto Claudio Capellaro Siletti, presidente di Cna Biella, associazione che raccoglie 1.200 soci e 600 pensionati -. Di più: il primo accordo di tal tipo a livello nazionale finalizzato a rendere facilmente fruibile anche da parte delle microimprese uno strumento utilissimo nella gestione competente dei fenomeni di picchi produttivi. L’accordo ha poi una valenza etica, perché parte degli introiti che arriveranno da questa collaborazione saranno destinati a attività di contenuto sociale sul territorio: dalla formazione alle borse di studio o altro ancora». Come spiegato dai relatori che sono poi intervenuti (dal presidente di Cooperjob, Mauro Ponzi, al  direttore della filiale di Biella dell’agenzia, Thierry Stroppa; dal presidente del consorzio sociale “Il Filo da tessere”, Enrico Pesce, al direttore di Cna Biella, Luca Guzzo), l’accordo  si pone all’interno di un quadro più generale di positivi rapporti tra le sigle sindacali, Cna e Confcooperative Piemonte Nord. In sintesi, un imprenditore socio di Cna, rivolgendosi all’associazione e delineando la figura lavorativa cercata, verrà messo in contatto con la filiale biellese di Cooperjob che provvederà a soddisfare la richiesta sulla base di un database di curricula e di profili “selezionati” da “Il filo da tessere”, il consorzio sociale attraverso cui Gruppo Cgm opera nel Biellese e che costituisce una realtà accreditata nell’ambito delle politiche attive del lavoro nonché in possesso di una solida esperienza maturata nel campo dell’erogazione dei servizi alla persona e dell’integrazione lavorativa e sociale. Attualmente, la filiale biellese di Cooperjob (operativa dal marzo scorso) offre mensilmente una ottantina di opportunità lavorative. La durata media dei contratti di lavoro somministrato è pari a 3-4 mesi. Elemento caratterizzante e vantaggioso del contratto di somministrazione lavoro, è costituito dal fatto che è l’agenzia a assumere e retribuire il lavoratore il quale fornisce la sua prestazione nell’interesse dell’azienda cliente. Questo fa sì che la somministrazione rappresenti uno strumento flessibile e, al tempo stesso, una soluzione che solleva l’azienda dagli oneri dell’assunzione e dalle problematiche legate alla gestione del personale che vengono gestite in toto dall’agenzia per il lavoro. «L’obiettivo  - hanno comunque precisato Enrico Pesce e Thierry Stroppa - resta comunque più ambizioso ed è quello di riuscire a garantire, proprio attraverso la somministrazione di lavoro, una auspicabile collocazione o ricollocazione stabile dei lavoratori, soprattutto nel caso dei giovani e degli over 50. E ogni volta che questo accade, per noi è un successo».

Giovanni Orso

Si chiama “somministrazione di lavoro” ed è uno strumento contrattuale cui fanno perlopiù ricorso (dati i costi e  gli adempimenti che esso comporta) le imprese più grandi e strutturate per gestire principalmente situazione di picco produttivo. Uno strumento molto utile e flessibile che, da oggi, grazie ad un accordo  di collaborazione tra Cna Biella e Cooperjob, l’agenzia di somministrazione lavoro del Gruppo Cooperativo Cgm, viene finalmente messo a disposizione, in modo semplice e vantaggioso, anche delle aziende artigiane e delle microimprese biellesi associate. La presentazione è avvenuta mercoledì mattina, nella sede di Cna Biella. «Un accordo che rappresenta la collaborazione fra due settori importanti del nostro territorio ossia l’artigianato e le cooperative - ha detto Claudio Capellaro Siletti, presidente di Cna Biella, associazione che raccoglie 1.200 soci e 600 pensionati -. Di più: il primo accordo di tal tipo a livello nazionale finalizzato a rendere facilmente fruibile anche da parte delle microimprese uno strumento utilissimo nella gestione competente dei fenomeni di picchi produttivi. L’accordo ha poi una valenza etica, perché parte degli introiti che arriveranno da questa collaborazione saranno destinati a attività di contenuto sociale sul territorio: dalla formazione alle borse di studio o altro ancora». Come spiegato dai relatori che sono poi intervenuti (dal presidente di Cooperjob, Mauro Ponzi, al  direttore della filiale di Biella dell’agenzia, Thierry Stroppa; dal presidente del consorzio sociale “Il Filo da tessere”, Enrico Pesce, al direttore di Cna Biella, Luca Guzzo), l’accordo  si pone all’interno di un quadro più generale di positivi rapporti tra le sigle sindacali, Cna e Confcooperative Piemonte Nord. In sintesi, un imprenditore socio di Cna, rivolgendosi all’associazione e delineando la figura lavorativa cercata, verrà messo in contatto con la filiale biellese di Cooperjob che provvederà a soddisfare la richiesta sulla base di un database di curricula e di profili “selezionati” da “Il filo da tessere”, il consorzio sociale attraverso cui Gruppo Cgm opera nel Biellese e che costituisce una realtà accreditata nell’ambito delle politiche attive del lavoro nonché in possesso di una solida esperienza maturata nel campo dell’erogazione dei servizi alla persona e dell’integrazione lavorativa e sociale. Attualmente, la filiale biellese di Cooperjob (operativa dal marzo scorso) offre mensilmente una ottantina di opportunità lavorative. La durata media dei contratti di lavoro somministrato è pari a 3-4 mesi. Elemento caratterizzante e vantaggioso del contratto di somministrazione lavoro, è costituito dal fatto che è l’agenzia a assumere e retribuire il lavoratore il quale fornisce la sua prestazione nell’interesse dell’azienda cliente. Questo fa sì che la somministrazione rappresenti uno strumento flessibile e, al tempo stesso, una soluzione che solleva l’azienda dagli oneri dell’assunzione e dalle problematiche legate alla gestione del personale che vengono gestite in toto dall’agenzia per il lavoro. «L’obiettivo  - hanno comunque precisato Enrico Pesce e Thierry Stroppa - resta comunque più ambizioso ed è quello di riuscire a garantire, proprio attraverso la somministrazione di lavoro, una auspicabile collocazione o ricollocazione stabile dei lavoratori, soprattutto nel caso dei giovani e degli over 50. E ogni volta che questo accade, per noi è un successo».

Giovanni Orso

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