Servono 250 milioni e il made in Italy

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Subito 250 milioni
e il Made in Italy
Interrogazione alla Commissione europea
della parlamentare Cristiana Muscardini
(2 mar) Cristiana Muscardini (nella foto), Vicepresidente del Commercio Internazionale al Parlamento Europeo, ha “interrogato” la Commissione Europea in quanto preoccupata per la crisi che sta investendo l’industria tessile nella Provincia di Biella. «Il Distretto tessile biellese - scrive la parlamentare europea di Cannobio (Verbania), eletta con Alleanza Nazionale - con 1.000 aziende e 20 mila lavoratori, produce il 40 per cento dei tessuti di pregio venduti in tutto il mondo...». Si sofferma quindi sulla concorrenza sleale: «Ad oggi - riporta nell’interrogazione - il polo europeo del tessuto di qualità è minacciato dalla concorrenza sleale turca e soprattutto cinese, che continua a non essere regolamentata da norme comunitarie e che spesso non rispetta le regole delle OMC. La concorrenza sleale che colpisce le aziende, colpisce però anche i consumatori...».
La parlamentare parla quindi di cifre: «Per poter sopravvivere - precisa - il Distretto biellese ha bisogno di un finanziamento pari a 250 milioni di euro...».
 

 

Tessile: servono 250 milioni
e subito il "Made in Italy"
Presentata un'interrogazione urgente alla Commissione europea
della parlamentare di Cannobio (Verbania), Cristiana Muscardini

 
   

(2 mar) Cristiana Muscardini, Vicepresidente del Commercio Internazionale al Parlamento Europeo, ha “interrogato” la Commissione Europea in quanto preoccupata per la crisi che sta investendo l’industria tessile nella Provincia di Biella.
«Il Distretto tessile biellese - scrive la parlamentare europea di Cannobio (Verbania), eletta con Alleanza Nazionale - con 1.000 aziende e 20 mila lavoratori, produce il 40 per cento dei tessuti di pregio venduti in tutto il mondo...». Si sofferma quindi sulla concorrenza sleale: «Ad oggi - riporta nell’interrogazione - il polo europeo del tessuto di qualità è minacciato dalla concorrenza sleale turca e soprattutto cinese, che continua a non essere regolamentata da norme comunitarie e che spesso non rispetta le regole delle OMC. La concorrenza sleale che colpisce le aziende, colpisce però anche i consumatori...».
La parlamentare parla quindi di cifre: «Per poter sopravvivere - precisa - il Distretto biellese ha bisogno di un finanziamento pari a 250 milioni di euro...».
Alla luce dei fatti, Cristiana Muscardini ha chiesto alla Commissione Europea misure per regolamentare la concorrenza dei Paesi extra-europei. Di prendere pertanto in esame - ribadendo l’importanza del Made in Italy - la necessità di obbligare a indicare su ogni capo la storia del manufatto a partire soprattutto dal tessuto utilizzato, indicando la provenienza, i metodi di lavorazione e di colorazione. «In attesa che finalmente passi l’etichettatura di origine - rimarca - è urgente definire subito, per la salvaguardia delle imprese e la salute dei consumatori, che ogni manufatto porti definita la provenienza e i sistemi di produzione...».
Doverosa, per la Vicepresidente del Commercio Internazionale, l’ultima puntualizzazione: «Nello specifico, l’Italia non può rinunciare all’Industria tessile biellese che rappresenta una parte della nostra storia e deve rappresentare anche il futuro di tante imprese e tanti lavoratori...».
v.ca.

2 marzo 2009

 
                
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