Samar in liquidazione volontaria

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Samar in liquidazione volontaria
La dirigenza: «Passo necessario per la continuità»
 
 
(23 mar) Il caso della Samar, gruppo di Mottalciata in crisi, volge all'epilogo. Da martedì scorso, infatti, la società è entrata in liquidazione volontaria e giovedì in tarda mattinata ha presentato al Tribunale di Biella la domanda di concordato preventivo. Si tratta di un passo che, come spiegato dall'azienda in una nota, è stato necessario al fine di preservare i diritti di tutti i creditori (in primis i dipendenti) e l'integrità dell'impresa (nella foto il presidio organizzato da alcuni lavorativi all'avvio delle trattative).
 

Samar in liquidazione volontaria
La dirigenza: «Passo necessario per la continuità»



Il caso della Samar, gruppo di Mottalciata in crisi, volge all'epilogo. Da martedì scorso, infatti, la società è entrata in liquidazione volontaria e giovedì in tarda mattinata ha presentato al Tribunale di Biella la domanda di concordato preventivo. Si tratta di un passo che, come spiegato dall'azienda in una nota, è stato necessario al fine di preservare i diritti di tutti i creditori (in primis i dipendenti) e l'integrità dell'impresa (nella foto il presidio organizzato da alcuni lavorativi all'avvio delle trattative).
«Per oltre dieci mesi - spiegano i vertici dell'azienda - la società ha subito uno stallo determinato dall'impossibilità di accedere alle linee di credito normalmente utilizzate per finanziare le produzioni. Su indicazione delle banche stesse sono stati posti in essere interventi importanti per poter ripristinare un'operatività che, però, non è mai arrivata. La proprietà ha sempre creduto e sostenuto l'azienda, ma i tempi del pool di banche sono risultati incompatibili  rispetto alle necessità di operatività di un'azienda che, ricordiamo, conserva un portfolio ordini significativo e ha una situazione di debito decisamente migliorata anche in seguito alla cessione della rete retail attraverso la controllata Ced Italia».
Il ricorso alla procedura di concordato prevede l'esercizio provvisorio dell'impresa fino a fine anno e contiene una proposta di cessione di beni mentre per i 95 dipendenti si avvieranno le procedure per il ricorso agli ammortizzatori sociali: «L'esercizio provvisorio - aggiungono dai piani alti di Samar - consente di garantire una seppur ridotta ripresa delle attività, e permette di vagliare possibili  soluzioni per una ripresa dell'azienda, anche con ipotesi alternative e volumi più modesti,  con interventi di terzi ed un auspicato appoggio del sistema bancario».

23 marzo 2009

 

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