Saloni tessili: a Firenze c'è Pitti Filati

Saloni tessili: a Firenze c'è Pitti Filati
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Centotrentacinque marchi del comparto filatura (di cui 32 provenienti dall’estero), 33 espositori all’interno dell’area Fashion at Work (di cui 18 dall’estero), 20 quelli dell’area KnitClub. Non solo: una superficie espositiva di 20 mila metri quadrati e oltre 5 mila buyer-visitatori attesi (nell’edizione di giugno 2014 furono 5.200  dei quali 2.800 dall’estero). Sono questi i numeri che scandiscono la 77ª edizione di Pitti Filati, la kermesse della filatura, da mercoledì a venerdì prossimo a Firenze, in Fortezza da Basso. All’insegna di “That’s Pitticolor” (il tema dei saloni estivi di Pitti), andrà in scena l’anteprima mondiale autunno-inverno 2016/17 delle collezioni di filati per maglieria ma non solo.

Sino a venerdì, in riva d’Arno, con le loro nuove collezioni vi saranno anche una quindicina di primari marchi biellesi del settore (Botto Giuseppe, Botto Poala, Chiavazza-Zegna Baruffa -Lane Borgosesia, Di.Vé, Filatura di Pollone, Grignasco, Gruppo Tessile Industriale, Lanecardate, Loro Piana, “Make up, Stardust, Essence”, Naturale, Safil, Tintoria di Quaregna e Filatura e Tessitura di Tollegno). La filatura biellese ha archiviato un 2014 non ancora pienamente tonico: la produzione industriale di settore ha subito una flessione media del -1,59%, frutto della performance negativa soprattutto dell’ultimo trimestre (-5,03%), dopo che l’anno si era aperto con il risultato positivo (+1,29%) dei primi tre mesi. Meglio ha fatto l’export (+2%) che, tuttavia, pare invece ristagnare nel primo trimestre 2015 quando il flusso con l’estero ha fatto registrare una dinamica stazionaria (-0,4%). Pitti Filati sarà comunque un appuntamento per fare un bilancio di medio termine, anche grazie ai dati Smi di settore che verranno diffusi per l’occasione.  

Centotrentacinque marchi del comparto filatura (di cui 32 provenienti dall’estero), 33 espositori all’interno dell’area Fashion at Work (di cui 18 dall’estero), 20 quelli dell’area KnitClub. Non solo: una superficie espositiva di 20 mila metri quadrati e oltre 5 mila buyer-visitatori attesi (nell’edizione di giugno 2014 furono 5.200  dei quali 2.800 dall’estero). Sono questi i numeri che scandiscono la 77ª edizione di Pitti Filati, la kermesse della filatura, da mercoledì a venerdì prossimo a Firenze, in Fortezza da Basso. All’insegna di “That’s Pitticolor” (il tema dei saloni estivi di Pitti), andrà in scena l’anteprima mondiale autunno-inverno 2016/17 delle collezioni di filati per maglieria ma non solo.

Sino a venerdì, in riva d’Arno, con le loro nuove collezioni vi saranno anche una quindicina di primari marchi biellesi del settore (Botto Giuseppe, Botto Poala, Chiavazza-Zegna Baruffa -Lane Borgosesia, Di.Vé, Filatura di Pollone, Grignasco, Gruppo Tessile Industriale, Lanecardate, Loro Piana, “Make up, Stardust, Essence”, Naturale, Safil, Tintoria di Quaregna e Filatura e Tessitura di Tollegno). La filatura biellese ha archiviato un 2014 non ancora pienamente tonico: la produzione industriale di settore ha subito una flessione media del -1,59%, frutto della performance negativa soprattutto dell’ultimo trimestre (-5,03%), dopo che l’anno si era aperto con il risultato positivo (+1,29%) dei primi tre mesi. Meglio ha fatto l’export (+2%) che, tuttavia, pare invece ristagnare nel primo trimestre 2015 quando il flusso con l’estero ha fatto registrare una dinamica stazionaria (-0,4%). Pitti Filati sarà comunque un appuntamento per fare un bilancio di medio termine, anche grazie ai dati Smi di settore che verranno diffusi per l’occasione.  

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