Russia: sprint del made in Biella

Russia: sprint del made in Biella
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In gennaio, sono ripartite con sprint le esportazioni italiane sul mercato russo. Il “Flash Russia - gennaio 2017” elaborato da Ita -Agenzia Ice di Mosca conferma il nuovo trend con i numeri relativi al mese di gennaio 2017, elaborati dalla fonte delle dogane russe. Le importazioni di prodotti italiani su territorio russo, nel gennaio 2017, sono aumentate del + 39,1% rispetto al gennaio 2016.Il risultato complessivo è il frutto dell’andamento eterogeneo  dell’export in alcuni settori base, peraltro tutti caratterizzati, nel primo mese del 2017 confrontato con gennaio 2016, dal segno più se si eccettua quello dei “Metalli comuni” (-13,7%) e la generica voce “Altro” (-7,1%). A crescere, in modo consistente, è stato l’export di prodotti italiani relativi alla Meccanica (+36,7%), ai Semilavorati (+68,6%), alla Moda e Accessori (+40,4%), all’Agroalimentare e alle Bevande (+41,8%), alla Chimica e Farmaceutica (+51%), all’Arredamento e Edilizia (+4,5%) e ai mezzi di trasporto (+33,8%). «Da maggio scorso - conferma il direttore generale di Smi, Gianfranco Di Natale -  le nostre esportazioni sul mercato russo sono tornate a crescere con punte in agosto-settembre, ma anche novembre e dicembre, anticipando la crescita verificatasi in gennaio 2017 quando il comparto “Moda e Accessori”  ha coperto ben il 15% delle importazioni totali in Russia dall’Italia, con una quota a valore per il solo mese di gennaio di 66 milioni di euro. E le stime Csc-Prometeia prospettano ora un recupero deciso, nel periodo di previsione 2016-2021, del 33%».Il Flash i Ice Agenzia non contiene i dati per territorio. L’Istat ha tuttavia appena aggiornato quelli concernenti l’export territoriale nel 2016. Concentrandosi su quelle biellesi, emerge come, a correre in valore verso la Russia, nel 2016, siano state le esportazioni di  Fibre sintetiche  e Articoli di maglieria (+456%). In aumento si è rivelato anche l’export degli Articoli di abbigliamento (+12,5%) e di Filati (+37,9%), mentre un calo (-4,7%) ha riguardato le vendite estere sul mercato russo di Tessuti. Segno più, infine, anche per le Bevande e per i Mobili biellesi il cui export verso la Russia, nel 2016, è cresciuto rispettivamente  del +31,2% e del +7,9%. L’auspicio che arriva dal sistema economico biellese è ora quello di una “normalizzazione” del mercato russo per superare alcune difficoltà operative. «Confermo sicuramente la potenzialità che la Russia rappresenta per il made in Biella e che le statistiche economiche riflettono  - dice Emanuele Scribanti, vicepresidente Uib per l’economia d’Impresa -. Si tratta  un mercato di sicuro sviluppo, ma vi sono attualmente problemi legati soprattutto a questioni di carattere valutario che, a causa la difficoltà di trasformazione dei rubli in euro, rendono più difficili i pagamenti. Se si trattasse di un mercato più normalizzato e regolato, come per esempio la Norvegia, la Russia per il made in Italy e per le produzioni biellesi potrebbe essere uno sbocco ancora più interessante».Giovanni Orso

In gennaio, sono ripartite con sprint le esportazioni italiane sul mercato russo. Il “Flash Russia - gennaio 2017” elaborato da Ita -Agenzia Ice di Mosca conferma il nuovo trend con i numeri relativi al mese di gennaio 2017, elaborati dalla fonte delle dogane russe. Le importazioni di prodotti italiani su territorio russo, nel gennaio 2017, sono aumentate del + 39,1% rispetto al gennaio 2016.Il risultato complessivo è il frutto dell’andamento eterogeneo  dell’export in alcuni settori base, peraltro tutti caratterizzati, nel primo mese del 2017 confrontato con gennaio 2016, dal segno più se si eccettua quello dei “Metalli comuni” (-13,7%) e la generica voce “Altro” (-7,1%). A crescere, in modo consistente, è stato l’export di prodotti italiani relativi alla Meccanica (+36,7%), ai Semilavorati (+68,6%), alla Moda e Accessori (+40,4%), all’Agroalimentare e alle Bevande (+41,8%), alla Chimica e Farmaceutica (+51%), all’Arredamento e Edilizia (+4,5%) e ai mezzi di trasporto (+33,8%). «Da maggio scorso - conferma il direttore generale di Smi, Gianfranco Di Natale -  le nostre esportazioni sul mercato russo sono tornate a crescere con punte in agosto-settembre, ma anche novembre e dicembre, anticipando la crescita verificatasi in gennaio 2017 quando il comparto “Moda e Accessori”  ha coperto ben il 15% delle importazioni totali in Russia dall’Italia, con una quota a valore per il solo mese di gennaio di 66 milioni di euro. E le stime Csc-Prometeia prospettano ora un recupero deciso, nel periodo di previsione 2016-2021, del 33%».Il Flash i Ice Agenzia non contiene i dati per territorio. L’Istat ha tuttavia appena aggiornato quelli concernenti l’export territoriale nel 2016. Concentrandosi su quelle biellesi, emerge come, a correre in valore verso la Russia, nel 2016, siano state le esportazioni di  Fibre sintetiche  e Articoli di maglieria (+456%). In aumento si è rivelato anche l’export degli Articoli di abbigliamento (+12,5%) e di Filati (+37,9%), mentre un calo (-4,7%) ha riguardato le vendite estere sul mercato russo di Tessuti. Segno più, infine, anche per le Bevande e per i Mobili biellesi il cui export verso la Russia, nel 2016, è cresciuto rispettivamente  del +31,2% e del +7,9%. L’auspicio che arriva dal sistema economico biellese è ora quello di una “normalizzazione” del mercato russo per superare alcune difficoltà operative. «Confermo sicuramente la potenzialità che la Russia rappresenta per il made in Biella e che le statistiche economiche riflettono  - dice Emanuele Scribanti, vicepresidente Uib per l’economia d’Impresa -. Si tratta  un mercato di sicuro sviluppo, ma vi sono attualmente problemi legati soprattutto a questioni di carattere valutario che, a causa la difficoltà di trasformazione dei rubli in euro, rendono più difficili i pagamenti. Se si trattasse di un mercato più normalizzato e regolato, come per esempio la Norvegia, la Russia per il made in Italy e per le produzioni biellesi potrebbe essere uno sbocco ancora più interessante».Giovanni Orso

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