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Rivetti cede 2,3 milioni di azioni ed esce dal capitale Moncler

La vendita è avvenuta attraverso un private placement curato da Jp Morgan.

Rivetti cede 2,3 milioni di azioni ed esce dal capitale Moncler
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Carlo Rivetti, l’imprenditore, discendente della storica dinastia tessile biellese nonché fondatore del marchio Stone Island, esce dal capitale di Moncler. Solo a febbraio scorso, Rivetti, tramite Grinta Srl (veicolo della famiglia Rivetti) era entrato direttamente nell’azionariato Moncler, attraverso l’esercizio del diritto di recesso da Double R dove Grinta era titolare di una partecipazione pari a circa il 16,473%. A sua volta, Double R deteneva circa il 23,721% del capitale sociale di Moncler, gruppo del lusso quotato su Euronext Milan.

Rivetti cede 2,3 milioni con un private placement di Jp Morgan

Per effetto dell’esercizio del recesso, la famiglia Rivetti, pertanto, era divenuta titolare, tramite Grinta, del proprio investimento in azioni Moncler con una percentuale intorno al 3,92%. Nei giorni scorsi, però, la Grinta di Carlo Rivetti ha venduto circa lo 0,8% del capitale del player italiano. Il disinvestimento ha portato l’imprenditore e presidente di Stone Island ad incassare circa 114,5 milioni di euro. La vendita è avvenuta attraverso un private placement curato da Jp Morgan, banca con la quale l’imprenditore aveva stipulato un contratto collar a tre anni proprio lo scorso marzo. Nell’immediato, la notizia dell’uscita di scena di Rivetti ha comportato una flessione delle azioni di Moncler di oltre il 2%, calo che successivamente è stato compensato da un un balzo al di sopra dei due punti percentuali.

Rivetti esce dal capitale Moncler

Come riporta Pambianconews, «già negli scorsi mesi Rivetti aveva gradualmente venduto le sue quote: a marzo Grinta aveva già ceduto un pacchetto da 3,23 milioni di azioni ad un prezzo pari a 67 euro e aveva stipulato sempre con JP Morgan - riporta OraFinanza - un contratto derivato collar con scadenza media di tre anni, a copertura di un massimo di 6,125 milioni di azioni Moncler (rispetto alle 7,5 milioni del patto di consultazione)». Secondo gli analisti di Equita Sim, inoltre, la mossa pareva attesa “dopo la recente disdetta del patto di consultazione per il voto in assemblea stipulato con Ruffini Partecipazioni (la cassaforte del patron di Moncler) in data 24 febbraio 2024, sebbene quell’accordo non avesse di per sé un valore vincolante sulla partecipazione”. Può darsi che a pesare sulla decisione di Rivetti sia stato anche il peggioramento del settore, ma, sempre per gli analisti di Equita Sim, è probabile che essa vada inserita nel contesto del progressivo minor coinvolgimento di Rivetti nella gestione di Stone Island dove, nel frattempo, è stata ormai completata la struttura manageriae.

G.O.

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