l'analisi del terzo trimestre

Produzione industriale: Biella leader nel Piemonte in brusca frenata: +5,8% contro l'1,7 regionale

Traina il tessile abbigliamento con filati e tessuti. Novara la peggiore, unica con il segno meno

Produzione industriale: Biella leader nel Piemonte in brusca frenata: +5,8% contro l'1,7 regionale
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La produzione industriale del settore manifatturiero in Piemonte nel terzo trimestre subisce una brusca frenata: +1,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. Biella si mostra in controtendenza, con una crescita che sfiora il 6%

Piemonte rallenta a 1,7%, Biella a +5,8

Continua la graduale frenata della produzione industriale manifatturiera del Piemonte. Il rallentamento, nel terzo trimestre 2022,  rispetto alla prima parte dell'anno di tutti i principali indicatori è evidente e legato all'incremento dei costi energetici, al perdurare delle difficoltà di approvvigionamento di materie prime e prodotti intermedi e il loro rincaro.

E' quanto emerge dall'“Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali da Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit.

"Considerando le dinamiche mostrate dal comparto regionale nei primi nove mesi dell’anno - si legge nel documento - emerge chiaramente come la perdita d’intensità della crescita sia stata graduale. Dopo la variazione del +5,2% registrata nel I trimestre 2022, nel periodo aprile-giugno 2022 l’incremento è sceso al +3,8% per poi attestarsi a un più modesto +1,7% nel III trimestre dell’anno".

Analizzato l'andamento di oltre 1800 imprese piemontesi tra luglio e settembre

La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre 2022 con riferimento ai dati del periodo luglio-settembre 2022 e ha coinvolto 1.802 imprese manifatturiere piemontesi, per un numero complessivo di 99.675 addetti e un valore pari a circa 57,8 miliardi di euro di fatturato.

Biella la migliore, Novara unico segno negativo

Biella segna la crescita più elevata (+5,8%), risultato imputabile alla ripresa della produzione delle industrie del tessile e abbigliamento, in particolare quelle che producono filati e tessuti.

Nel Verbano l’incremento produttivo si attesta al 4,1%, grazie alle industrie meccaniche e a quelle tessili. Ad Alessandria l’aumento della produzione (+2,1%) viene sostenuto dall’ottimo andamento del comparto orafo (+10,7%).

Seguono Cuneo, che registra un +1,9%, grazie alle imprese del comparto meccanico, e Torino (+1,7%), che evidenzia un trend positivo dell’alimentare e della chimica/plastica controbilanciato dalla contrazione dei mezzi di trasporto.

Vercelli mette a segno un aumento produttivo dell’1,3%, frutto di una crescita del comparto tessile, attenuata dal calo evidenziato dalle imprese della rubinetteria e del valvolame.

La manifattura della Provincia di Asti mostra una complessiva stabilità (+0,0%) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, con la meccanica in crescita e le bevande in contrazione produttiva.

Novara, infine, chiude il III trimestre 2022 con un calo della produzione (-1,3%), penalizzata dal risultato della chimica plastica.

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