Po.in.tex: formazione innovativa con "Fiber4ward"
Nell'ambito del progetto Transitions il cluster piemontese organizza un ciclo di tre incontri per le imprese del settore tessile e moda.
Nell'ambito del progetto europeo 'Transitions' il cluster piemontese organizza un ciclo di tre incontri per le imprese del settore tessile e moda. Po.in.tex -Città Studi Biella e Next Technology Tecnotessile di Prato, saranno protagonisti di tre incontri, dal titolo "Fiber4ward", per sperimentare sui rispettivi territori i nuovi strumenti e metodi di formazione creati all'interno del progetto europeo Transitions. Da un lato ci sono le normative europee sempre più improntate all'economia circolare, dall'altro la necessità di inserire le nuove generazioni in azienda, con tutto il bagaglio di competenze che ne consegue. Un duplice argomento di strettissima attualità per il distretto tessile e più in generale per le imprese del Territorio. Un gap da colmare che è al centro di uno specifico progetto europeo Transitions finanziato dal programma Erasmus Plus .
Obiettivo: transizione all'economia circolare
L'obiettivo è quello di supportare la transizione del settore tessile e moda verso l'economia circolare. Si partirà mercoledì 22 maggio a Biella a Città Studi (e in contemporanea a Prato), dove dalle 9 alle 15 si metteranno in pratica i nuovi strumenti. In particolare sarà previsto un lavoro pratico attraverso Loopholes, uno strumento che porterà i presenti a sviluppare un maggiore impegno verso la circolarità. I risultati di questo lavoro, saranno poi analizzati con personale ed imprese nell'ambito dei successivi due incontri, il 29 e il 31 maggio, entrambi on line, trattando temi specifici: tecnologie avanzate di smistamento dei tessili, strategie di design circolare, riduzione dei rifiuti, passaporto digitale e certificazioni. Le tre giornate di studio sono rivolte al personale di aziende del settore tessile e moda, ma potranno partecipare anche studenti e docenti del settore del fashion.
Imprese più "circolari" con nuove competenze
“Rendiamo le imprese più circolari attraverso nuove competenze da acquisire da parte del personale che già opera in azienda o tramite le nuove generazioni che in futuro ci entreranno – sostiene Paola Fontana, Divisione Servizi Ricerca e Sviluppo - Po.in.tex, Città Studi-. La popolazione attiva nel settore tessile, d’altronde, è in là con gli anni e non è facile inserire le nuove generazioni, che tra l’altro devono essere sia qualificate che sensibili alle nuove esigenze del mercato. Un aggiornamento che sarà reso necessario anche dalle nuove norme dell’Unione Europea che porteranno a grandi cambiamenti per l’industria tessile. Dotarsi di competenze in ottica di circolarità sarà quindi imprescindibile”.