Pitti Immagine Uomo apre nel segno della speranza

Pitti Immagine Uomo apre <br>nel segno della speranza
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(14 gen) Con 765 aziende partecipanti, 936 marchi dei quali 305 esteri e 59mila metri quadrati di spazi espositivi, si è aperta martedì alla Fortezza da Basso di Firenze la 77a edizione di Pitti Immagine Uomo, primo importante appuntamento fieristico dell’anno, primo grande banco di prova per il mercato internazionale del tessile-moda dopo l’annus horribilis 2009. Ed è stata fin da subito la parola “speranza” a far capolino tra gli stand. Merito dapprima delle parole del presidente di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto, che nella cerimonia di inaugurazione ha parlato degli ultimi mesi dell’anno come di un periodo nel quale «si è ricominciato a comprare», poi di un sempre più diffuso sentiment ottimista, ribadito dalle parole del presidente Smi Michele Tronconi, il quale ha affermato di voler «dimenticare il più in fretta possibile le cose brutte e concentrarci su quelle belle e positive», ricordando però che «la crisi va affrontata facendo sistema». Con 765 aziende partecipanti, 936 marchi dei quali 305 esteri e 59mila metri quadrati di spazi espositivi, si è aperta martedì alla Fortezza da Basso di Firenze la 77a edizione di Pitti Immagine Uomo, primo importante appuntamento fieristico dell’anno, primo grande banco di prova per il mercato internazionale del tessile-moda dopo l’annus horribilis 2009. Ed è stata fin da subito la parola “speranza” a far capolino tra gli stand. Merito dapprima delle parole del presidente di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto, che nella cerimonia di inaugurazione ha parlato degli ultimi mesi dell’anno come di un periodo nel quale «si è ricominciato a comprare», poi di un sempre più diffuso sentiment ottimista, ribadito dalle parole del presidente Smi Michele Tronconi, il quale ha affermato di voler «dimenticare il più in fretta possibile le cose brutte e concentrarci su quelle belle e positive», ricordando però che «la crisi va affrontata facendo sistema».
All’interno del lungo percorso in 14 tappe che il salone propone nel mondo della moda uomo, presenti anche otto aziende biellesi: Alfredo Pria, Barbisio, Fred Perry e Gant, Luciano Barbera, Max Tonso, Piacenza e Novaseta (in Fortezza con i marchi Aquascutum, Cains Moore e Peter Brown). Per loro, se i numeri della scorsa edizione saranno confermati, è in arrivo un esercito di oltre 22mila compratori, dei quali 7.066 (il 31% del totale) esteri, provenienti in particolare da Germania, Giappone, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Francia, Turchia, Stati Uniti e Grecia. Buyer sempre più esigenti, cui Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, attribuisce «nuove abitudini di consumo e scelte sempre più autoriali e attente a combinazioni di stili e prodotti». «Pitti Uomo - aggiunge ponendo l’attenzione sulle particolarità della nuova edizione della fiera - fa da apripista e dà una risposta forte alle trasformazioni del mercato, rivoluzionando la progettazione del salone. Così a questa edizione il Padiglione Centrale si presenta con un nuovo layout, affidato a uno dei nomi più interessanti nel panorama internazionale dell’architettura e del design, Patricia Urquiola. E cambia di conseguenza l’aspetto complessivo della fiera, che si afferma definitivamente come luogo di ricerca, sperimentazione e novità oltre che di incontro e scambio per la Pitti community».
Quanto infine al calendario 2010 della moda internazionale, Pitti Uomo apre la strada tra anteprime e progetti esclusivi: la prima sfilata di Corneliani, special guest di questa edizione, e le performance di due tra i designer più talentuosi della scena di domani, Umit Benan e Max Kibardin. In concomitanza con il salone, poi, la nuova edizione di Pitti Donna Precollection.
14 gennaio 2010

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