Pitti Uomo: spazio ai giovani

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(16 giu) La crisi ancora incombe sul mercato italiano del menswear (con i dati di fatturato 2009 della moda uomo italiana che parlano di un calo dell'11,3%, sino a quota 8 miliardi di euro, al di sotto dei livelli del 2005-2006), ma si supererà puntando sui giovani, come target di clienti di riferimento e come forza lavoro. E' quanto è emerso nei giorni scorsi a Firenze, all’apertura di Pitti Immagine Uomo, 78ma edizione della rassegna di moda maschile, in programma sino venerdì a Fortezza Da Basso con oltre mille marchi presenti: 972 per l'uomo, cui si aggiungono 75 collezioni donna, alla Dogana per Pitti W_Woman Precollection, e 154 esordi, di cui 64 provenienti dall'estero. La crisi ancora incombe sul mercato italiano del menswear (con i dati di fatturato 2009 della moda uomo italiana che parlano di un calo dell'11,3%, sino a quota 8 miliardi di euro, al di sotto dei livelli del 2005-2006), ma si supererà puntando sui giovani, come target di clienti di riferimento e come forza lavoro. E' quanto è emerso nei giorni scorsi a Firenze, all’apertura di Pitti Immagine Uomo, 78ma edizione della rassegna di moda maschile, in programma sino a domani a Fortezza Da Basso con oltre mille marchi presenti: 972 per l'uomo, cui si aggiungono 75 collezioni donna, alla Dogana per Pitti W_Woman Precollection, e 154 esordi, di cui 64 provenienti dall'estero. «In questo momento - ha spiegato Michele Tronconi, presidente di Sistema Moda Italia, nella conferenza stampa di presentazione della fiera - c'è una sovrapproduzione di abbigliamento a livello mondiale, che ci porterà ad un ridimensionamento. Ma noi abbiamo una filiera completa che non può essere gettata via, quindi bisogna applicare le tre “v” vincenti: essere veloci, vicini, dando valore ai giovani, perché una società che non pensa a loro, vuole morire». Concorde sul valore delle nuove generazioni anche Bombassei, che ha fatto presente che «in Cina c'é una classe media emergente di 400 milioni di persone, che nel 2030 sarà ricca«. Ma associandosi agli altri sul valore dei giovani ha aggiunto che «bisogna rivedere anche la formazione delle nuove generazioni, per riavvicinarla al manifatturiero, da cui negli ultimi decenni si era allontanata».
Ospiti speciali della rassegna sono stati Haider Ackermann per Pitti W Woman e Jil Sander, mentre le aziende hanno presentato numerose novità. Tra queste, il nuovo corso di C.P. Company, il ritorno di G-Star Raw, il nuovo progetto Made in the Usa, il nuovo prodotto di sicurezza, la Life Jacket con airbag targata Brembo. E ancora, il menswear di Brunello Cucinelli, Church's, Kiton, Bagutta, Allegri, Herno, Marina Yachting, Barbour, Gant, Marlboro Classics, Closed, Lacoste, Woolrich.
E numerose novità interessano anche le aziende biellesi. Cantarelli, ad esempio, ha annunciato il debutto di tre nuove licenze a partire dalla primavera-estate 2011: una di queste, in particolare, prevede la produzione e distribuzione di cravatte e sciarpe da parte della biellese Novaseta Spa. Nello stand Barbisio, invece, il presidente Maurizio Romiti e l’ad Giorgio Borrione hanno presentato la nuova collezione di cappelli realizzata in paglia o tessuti stampati nelle micro-fantasie delle cravatte e dei cotoni per camiceria. Romiti, nell’occasione, ha anche commentato l’attuale situazione congiunturale, facendo presente che «la crisi c'é ancora e ha distrutto le riserve, prosciugato i salvadanai. Da qui a fine anno sarà ancora un periodo difficile, soprattutto per le medie e piccole imprese». Tra gli altri, infine, anche Luciano Barbera, che ha invece scelto per la Primavera/Estate 2011 di dare spazio ad una collezione che prende in prestito i colori dalla natura: nuance di blu, di tinte sabbia, di rossi, in un’atmosfera giovane, sportiva ma non priva di quella sofisticatezza.
16 giugno 2010

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