Pitti Filati 78 chiude in bellezza

Pitti Filati 78 chiude in bellezza
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FIRENZE - Con i suoi 115 marchi presenti (una quindicina i brand del made in Biella), Pitti Filati, salone internazionale leader per i filati destinati alla maglieria, ha chiuso venerdì in bellezza i battenti della sua 78ª edizione alla Fortezza da Basso di Firenze facendo registrare

un aumento di buyers (4.250 il dato assoluto) pari al 2,5% rispetto all’edizione del gennaio 2015. I dati parlano di un complessivo numero di buyers stranieri pari a circa 1800, con una crescita delle ditte internazionali del 6%. Una performance, dunque, positiva, in particolare dei visitatori europei trainati dal ritorno degli italiani (+4,5%) con conferme importanti dagli Usa (+8%) e dal Giappone (+5%).

Come ad ogni edizione, Pitti Filati, ancora una volta, si è rivelato laboratorio di ricerca e allo stesso tempo osservatorio a livello globale per le tendenze lifestyle del futuro. L’edizione numero 78 ha visto la presentazione, in anteprima mondiale, delle collezioni primavera-estate 2017 dei filati per maglieria. Una kermesse scandita dal tema “Pitti Generation(s)” a sottolineare la trasversalità e simultaneità delle generazioni nello stile di oggi e focalizzata sul concetto di materia. Non a caso, lo Spazio Ricerca di Pitti Filati 78 ha esplorato con “Materiality” (tema e titolo di questa stagione) il concetto di materia, protagonista della rivoluzione creativa da cui consegue un nuovo modo di intendere il mondo. Un concetto

cui il made in Biella ha risposto con collezioni all’avanguardia, con il trionfo del lino mélange di Botto Giuseppe, con i Denim di Di.Vé, i cotoni e le sete selvagge di Lanecardate, con la lana Merino extrafine di Tollegno 1900 o l’innovativo H2Dry Summer di Zegna Baruffa-Lane Borgosesia, solo per citare alcuni nomi. 

Nostro inviato

FIRENZE - Con i suoi 115 marchi presenti (una quindicina i brand del made in Biella), Pitti Filati, salone internazionale leader per i filati destinati alla maglieria, ha chiuso venerdì in bellezza i battenti della sua 78ª edizione alla Fortezza da Basso di Firenze facendo registrare

un aumento di buyers (4.250 il dato assoluto) pari al 2,5% rispetto all’edizione del gennaio 2015. I dati parlano di un complessivo numero di buyers stranieri pari a circa 1800, con una crescita delle ditte internazionali del 6%. Una performance, dunque, positiva, in particolare dei visitatori europei trainati dal ritorno degli italiani (+4,5%) con conferme importanti dagli Usa (+8%) e dal Giappone (+5%).

Come ad ogni edizione, Pitti Filati, ancora una volta, si è rivelato laboratorio di ricerca e allo stesso tempo osservatorio a livello globale per le tendenze lifestyle del futuro. L’edizione numero 78 ha visto la presentazione, in anteprima mondiale, delle collezioni primavera-estate 2017 dei filati per maglieria. Una kermesse scandita dal tema “Pitti Generation(s)” a sottolineare la trasversalità e simultaneità delle generazioni nello stile di oggi e focalizzata sul concetto di materia. Non a caso, lo Spazio Ricerca di Pitti Filati 78 ha esplorato con “Materiality” (tema e titolo di questa stagione) il concetto di materia, protagonista della rivoluzione creativa da cui consegue un nuovo modo di intendere il mondo. Un concetto

cui il made in Biella ha risposto con collezioni all’avanguardia, con il trionfo del lino mélange di Botto Giuseppe, con i Denim di Di.Vé, i cotoni e le sete selvagge di Lanecardate, con la lana Merino extrafine di Tollegno 1900 o l’innovativo H2Dry Summer di Zegna Baruffa-Lane Borgosesia, solo per citare alcuni nomi. 

Nostro inviato

Giovanni Orso

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