Piemonte: mercato del lavoro leggermente più reattivo (+1,1%)

In Piemonte, il ritmo di crescita della disoccupazione rallenta e l’occupazione, seppur lievemente, torna a crescere. Sono dati Istat circa il terzo trimestre 2014 , dati che parlano di un vento finalmente più favorevole per l’industria e il mercato del lavoro piemontese.
«Bene - commenta Maria Cristina Mosca, segretaria di Uil Biella-Vercelli - ma la la qualità dell’occupazione aumenta? Non basta l’aritmetica: i numeri possono contare, ma se l’occupazione che cresce è soprattutto quella precaria, allora non ci siamo ancora e questo conforta la decisione della mobilitazione indetta per domani». In effetti, a livello nazionale, l’Istat sottolinea come per secondo trimestre consecutivo prosegua, con maggior intensità, l’aumento dei dipendenti a tempo determinato (+6,7%).
I dati. Secondo Istat, gli occupati piemontesi sono 1 milione e 819 mila . Di questi, il 24,7% lavora nel manifatturiero, il 7,3% nelle costruzioni, il 65% nei servizi ed il 2,9% nell’agricoltura. Misurati su base tendenziale, gli occupati sarebbero l’1,1% in più rispetto al III trimestre 2013. «Un dato positivo - dice ancora Cristina Mosca -, ma bisognerebbe capire il calcolo che vi sta a monte. Spesso, nelle rilevazioni statistiche, se lo stesso lavoratore viene assunto più volte con un contratto a tempo determinato, si finisce per calcolare tanti nuovi posti di lavoro corrispondenti ai vari rinnovi». Comunque stiano le cose, nell’industria manifatturiera piemontese, l’occupazione, nel III trimestre 2014 su base tendenziale, gli occupati secondo Istat sono cresciuti del +2,6%, restando invece stabile nei servizi. Guardando al bicchiere mezzo pieno, per la prima volta, dopo parecchie rilevazioni, il Piemonte può reggere il confronto con le altre regioni industrializzate del Nord: solo Veneto e Trentino hanno visto incrementare le unità occupazionali in modo più consistente durante il trimestre in esame.
Disoccupazione. L’Indagine Istat, a conferma che la crisi non ha ancora allentato davvero la sua morsa, fotografa tuttavia il concomitante perdurare di una situazione preoccupante sul fronte della disoccupazione piemontese. Essa, infatti, continua a crescere, seppure a ritmi più contenuti. Rispetto al III trimestre 2013, quando le persone in cerca di occupazione erano 195 mila, nel III trimestre di quest’anno esse sono state 203 mila: 8 mila in più. Il tasso di disoccupazione piemontese è così passato da 9,8% a 10%: il peggiore del Nord Ovest la cui media, peraltro, si situa a quota 8,5%.
«Si tratta di dati che confermano il permanere di forti difficoltà sul fronte occupazionale - conclude Cristina Mosca -: difficoltà non certamente superabili per decreto o con una riforma che precarizza ancora di più il tessuto sociale».
Giovanni Orso