Per le imprese biellesi tasso di crescita negativo (-0,86%)

I dati della Camera di Commercio sulla demografia delle aziende locali nei primi mesi delll'anno.

Per le imprese biellesi tasso di crescita negativo (-0,86%)
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Le imprese biellesi nel primo trimestre diminuiscono ancora.

Saldo negativo (-152) per le imprese biellesi nei primi tre mesi  2019

Il sistema imprenditoriale biellese ha registrato un tasso di crescita negativo nel corso del primo trimestre 2019: il bilancio anagrafico delle imprese biellesi, infatti, è stato pari a -152 unità, risultato che è il saldo delle 293 nuove iscrizioni e delle 445 cessazioni. Il bilancio tra le imprese “nate” e le imprese “cessate” si traduce, pertanto, in un tasso di crescita pari al -0,86%, mentre lo stock di imprese complessivamente registrate presso il Registro delle imprese al 31 marzo 2019 ammonta a 17.612 unità.

Trend negativo per tutti i comparti

Analizzando il tasso di variazione percentuale dello stock per settore per le varie imprese biellesi, si nota che tutti i comparti produttivi mostrano un trend in negativo, in particolare quello delle costruzioni (-1,82%), del commercio (-1,49%) e dell'industria (-1,06%). Fisiologico, considerato il periodo in esame, l’andamento degli altri settori. Il sistema delle imprese artigiane biellesi manifesta, nel corso del primo trimestre, un calo piuttosto marcato, indipendentemente dalle considerazioni espresse sui dati di inizio anno, superiore ai trend nazionale e regionale. Complessivamente si registra un tasso di variazione percentuale negativo pari a -1,2%, pesantemente influenzato dalla contrazione delle costruzioni (-2,2%). Lo stock di imprese artigiane biellesi registrate al 31 marzo 2019 è pari a 5.049 unità.

Gli indicatori segnalano una frenata del sistema locale

«L’analisi dei dati del primo trimestre di ogni anno - commenta il presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli, Alessandro Ciccioni - è tradizionalmente condizionata dalla concentrazione di chiusure al 31 dicembre. Gli indicatori economici che il sistema camerale analizza, congiuntura industriale e andamento delle esportazioni, segnalavano purtroppo la frenata del sistema locale. Inevitabili le difficoltà per le aziende più deboli, in un periodo in cui le dinamiche economiche sono legate alla necessità di innovazione e ricerca di nuovi mercati, che richiedono risposte e capacità di adattamento altrettanto rapide. Non a caso sono le imprese individuali e di più piccola dimensione a registrare i saldi in negativo. Occorre comprendere come l'investimento sulle nuove generazioni in termini di diffusione della cultura e della capacità di scommesse imprenditoriali vincenti sia l’obiettivo per i nostri territori».

G.O.

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