Per Lauretana, fatturato 2016 cresciuto del +13%

Per Lauretana, fatturato 2016 cresciuto del +13%
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Cresce del +13%, nel 2016, il business di Acqua Lauretana. Lo scorso anno,  il bilancio dell’azienda di Graglia ha fatto registrare un fatturato di oltre 28 milioni di euro, con una crescita, appunto, del +13% su base tendenziale. Si tratta di un risultato che consolida il trend di crescita ininterrotta che ha caratterizzata l’azienda biellese del beverage negli ultimi 20 anni. E’ con questa dote che Lauretana si appresta a partecipare, da lunedì a giovedì prossimo a Milano, a Tuttofood, la rassegna B2B del settore food e beverage più importante in Italia. I dati del 2016 hanno visto Lauretana rafforzarsi, in modo importante, sul versante della crescita distributiva in Italia e consolidare maggiormente la propria presenza sul versante all’estero. Durante lo scorso anno, Lauretana ha siglato nuovi accordi con la Gdo per la presenza sull’intero territorio nazionale in ipermercati e supermercati e ha rinnovato anche le collaborazioni storiche per una distribuzione più capillare: cifre a doppio zero per un passaggio che sancisce il definitivo superamento del localismo del brand. A conti fatti, l’azienda, con 114.056.000 bottiglie prodotte nel 2016, ha portato a casa una crescita produttiva del  +10% sul 2015. «Da Paesi dove il consumo di acqua minerale è in crescita, come gli Usa e la Cina - commentano dal board di Lauretana -, arrivano richieste non tanto per la massificazione della fornitura, ma per una diversificazione mirata. Il nostro obiettivo è orientare la produzione e la logistica a soddisfare le nuove frontiere del beverage internazionale». Le direzioni? Germania e Austria al centro della rete commerciale europea, nuove piattaforme in Medio Oriente e un sostanziale consolidamento della presenza in Cina, che lascia presupporre nei prossimi anni un riscontro sempre più positivo dall’Est del mondo. Peraltro, il 2016, per Acqua Lauretana  è stato anche l’anno dell’attestazione nel bio, dove la leadership del brand nel settore è il segnale della percezione sempre più chiara dell’identità di Lauretana come acqua di benessere. Guardando, in generale, il comparto del beverage biellese, il 2016 è stato un buon anno sul fronte dell’export. Le vendite estere di bevande made in Biella sono aumentate del +7,9%, con un significativo recupero a due cifre (+ 14,2%) verso i Paesi dell’Ue a 28. Il dato, guardato in controluce, permette di constatare crescite significative verso la Francia (+63,9%) e il Regno Unito (+24,1%), mentre più contenuto (+12,2%) si è rivelato l’aumento verso la Germania. Ottima, poi, la performance che il beverage biellese ha messo a punto sul mercato cinese dove la crescita delle vendite si è attestata a tripla cifra (+333,4%), compensando ampliamente il piccolo calo (-13,5%) risentito verso gli States. E anche il mercato russo, è tornato a bere biellese: dopo la flessione dell’export risentita nel 2015 verso la Russia, il 2016 ha invece visto l’export di comparto tornare a correre, incassando un bel +31,2%.

Giovanni Orso 

Cresce del +13%, nel 2016, il business di Acqua Lauretana. Lo scorso anno,  il bilancio dell’azienda di Graglia ha fatto registrare un fatturato di oltre 28 milioni di euro, con una crescita, appunto, del +13% su base tendenziale. Si tratta di un risultato che consolida il trend di crescita ininterrotta che ha caratterizzata l’azienda biellese del beverage negli ultimi 20 anni. E’ con questa dote che Lauretana si appresta a partecipare, da lunedì a giovedì prossimo a Milano, a Tuttofood, la rassegna B2B del settore food e beverage più importante in Italia. I dati del 2016 hanno visto Lauretana rafforzarsi, in modo importante, sul versante della crescita distributiva in Italia e consolidare maggiormente la propria presenza sul versante all’estero. Durante lo scorso anno, Lauretana ha siglato nuovi accordi con la Gdo per la presenza sull’intero territorio nazionale in ipermercati e supermercati e ha rinnovato anche le collaborazioni storiche per una distribuzione più capillare: cifre a doppio zero per un passaggio che sancisce il definitivo superamento del localismo del brand. A conti fatti, l’azienda, con 114.056.000 bottiglie prodotte nel 2016, ha portato a casa una crescita produttiva del  +10% sul 2015. «Da Paesi dove il consumo di acqua minerale è in crescita, come gli Usa e la Cina - commentano dal board di Lauretana -, arrivano richieste non tanto per la massificazione della fornitura, ma per una diversificazione mirata. Il nostro obiettivo è orientare la produzione e la logistica a soddisfare le nuove frontiere del beverage internazionale». Le direzioni? Germania e Austria al centro della rete commerciale europea, nuove piattaforme in Medio Oriente e un sostanziale consolidamento della presenza in Cina, che lascia presupporre nei prossimi anni un riscontro sempre più positivo dall’Est del mondo. Peraltro, il 2016, per Acqua Lauretana  è stato anche l’anno dell’attestazione nel bio, dove la leadership del brand nel settore è il segnale della percezione sempre più chiara dell’identità di Lauretana come acqua di benessere. Guardando, in generale, il comparto del beverage biellese, il 2016 è stato un buon anno sul fronte dell’export. Le vendite estere di bevande made in Biella sono aumentate del +7,9%, con un significativo recupero a due cifre (+ 14,2%) verso i Paesi dell’Ue a 28. Il dato, guardato in controluce, permette di constatare crescite significative verso la Francia (+63,9%) e il Regno Unito (+24,1%), mentre più contenuto (+12,2%) si è rivelato l’aumento verso la Germania. Ottima, poi, la performance che il beverage biellese ha messo a punto sul mercato cinese dove la crescita delle vendite si è attestata a tripla cifra (+333,4%), compensando ampliamente il piccolo calo (-13,5%) risentito verso gli States. E anche il mercato russo, è tornato a bere biellese: dopo la flessione dell’export risentita nel 2015 verso la Russia, il 2016 ha invece visto l’export di comparto tornare a correre, incassando un bel +31,2%.

Giovanni Orso 

 

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